La ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, dribblando le presunte polemiche con la sua collega della sanità, ha proposto di sanzionare i genitori che non vaccinano i figli.
“Evitiamo discriminazioni ai bambini. Io sto dalla parte loro che devono avere pari accesso all’istruzione – ha detto la Fedeli stamani a Pisa a margine di un incontro pubblico sul modello federativo tra la Normale, la Scuola Sant’Anna di Pisa e lo Iuss di Pavia – e siccome oggi ci troviamo di fronte a un’emergenza, il ministro della Salute valuti anche l’ipotesi di sanzioni nei confronti degli adulti e quindi dei genitori”.
Nessun altolà dal Miur, dunque, conferma Il Corriere della Sera. «Sappiamo – ha detto Fedeli oggi – che dobbiamo garantire a tutti i bambini il diritto all’educazione. Io per responsabilità e per cultura sto dalla loro parte. Il tema sul quale discutere è quindi quello del regime sanzionatorio e se c’è un’emergenza la responsabilità delle mancate vaccinazioni a chi sta in capo se non agli adulti? Non trovo culturalmente prima ancora che costituzionalmente logico che si mettano in contrapposizione due diritti: perché essi guardano a dei bambini che non hanno la responsabilità che invece è tutta dei genitori, quindi non devono essere discriminati».
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«Voglio evitare dei casi in cui un bambino che dev’essere iscritto alla scuola dell’obbligo si senta dire: no, tu no. Non spetta a me intervenire sulle sanzioni, spetta al ministro Lorenzin. C’è un’emergenza specifica, i dati lo dicono e io penso che tutto ciò che viene dal mondo scientifico vada assolutamente ascoltato. Il ministro ha la responsabilità di dirci che c’è un’emergenza, che va affrontata assumendosene le responsabilità. All’emergenza si risponda con l’obbligo e l’obbligo sta in capo ai genitori senza discriminare i bambini, che non c’entrano».
Un accordo ancora non c’è, ha concluso Fedeli, ma è in arrivo: «Penso che il testo sarà pronto per venerdì, l’impianto è questo, si tratta di guardare le norme e scriverle correttamente. Abbiamo già dei precedenti, non c’è niente da inventare, ma da calibrare le diverse vaccinazioni che servono in questa fase».
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