La scuola paritaria è a tutti gli effetti scuola pubblica: a dirlo è stata la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, intervenendo il 25 novembre a Verona al VII Festival della Dottrina sociale della Chiesa.
Sono istituti che rispettano i principi della Costituzione
“Sono qui perché anche la scuola paritaria è scuola pubblica. Sono qui per dialogare e per costruire insieme qualità e funzione educativa per l’insieme della scuola pubblica”, ha detto la Fedeli.
“Penso – ha aggiunto – che dobbiamo sempre di più operare per il bene comune che è l’istruzione, l’educazione, la qualità dell’istruzione per i nostri ragazzi”.
“Sono qui – ha continuato – con i rappresentati sia dei genitori che degli studenti. Credo che questo significhi un rilancio molto serio di un patto di corresponsabilità educativa tra scuola, docenti e studenti, e famiglie, perché questo è un obiettivo comune. Quindi la parola fedeltà è fedeltà ai principi della Costituzione italiana”.
Senza paritarie, meno pluralismo
Per il ministro “il sistema italiano senza le scuole paritarie sarebbe povero di qualità e di pluralismo. Nel tempo c’è stato un equivoco per cui in passato scuola paritaria significava scuola di serie B, cioè non qualitativa”.
“Io credo – ha continuato – si sia fatto un lavoro straordinario negli ultimi anni perché insieme abbiamo perseguito la qualità e abbiamo tolto, espulso, modificato, chiuso quelle esperienze che non erano adeguate agli standard per le nostre ragazze ed i nostri ragazzi”.
La ministra dell’Istruzione ha sottolineato che “il vero pluralismo nasce dalla convergenza di qualità nel sistema formativo e dalle differenti modalità delle offerte didattiche”.