Politica scolastica

Fedeli: sui social troppe bugie su di me, ma la gente sa che sto facendo bene

Sui social ci sono “troppo spesso mistificazioni e se non vere e proprie bugie usate dagli avversari politici per attaccare me e il governo di centrosinistra”. Lo ha detto, parlando di scuola, bullismo e nuovi mezzi di comunicazione, la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, in veste di candidata del centrosinistra nel collegio senatoriale di Pisa, commentando la giornata fra gli elettori di Ponsacco-Pontedera, dove, al Teatro Era, ha incontrato circa 500 persone.

Gli attacchi gratuiti feriscono me, ma soprattutto la scuola

Alla titolare del Miur è stato quindi chiesto un giudizio personale sugli attacchi gratuiti che diventano ‘virali’: “Non nego che mi feriscano – ha risposta – non tanto per una questione personale, ma perché usano strumentalmente un bene davvero di tutti come l’istruzione per fare della demagogia. Non si raccattano due voti cercando di distruggere un patrimonio comune“.

Ma “quando si esce dalla polemica e si entra nel merito, noto una grande disponibilità e capacità di confronto”, ha detto dopo avere incontrato un gruppo di studenti, insegnanti e i dirigenti scolastici.

Parlare è meglio che digitare…

Il contatto diretto con il mondo della scuola ha decisamente soddisfatto la ministra dell’Istruzione: “Social, giornali e tv sono oggi fondamentali, ma – ha sottolineato la responsabile del Miur – vuoi mettere poter parlare direttamente con le persone, con le famiglie, con gli studenti e gli insegnanti? E’ lì, è così, come oggi fra la gente e fra i banchi del mercato di Ponsacco, che capisci davvero se stai facendo bene, se la tua azione è compresa o no“.

Di bullismo si parla solo per fare titoli ad effetto

Commentando gli ultimi casi di bullismo, saliti alla ribalta nazione, come quello odierno su un alunno piacentino che praticava delle violenze nei confronti dei docenti e dei compagni, la Fedeli ha detto “è una questione di cui si parla solo quando avviene un fatto grave su cui fare un titolo ad effetto”.

“Ma come Miur, assieme al governo, abbiamo iniziato a costruire politiche proprio per uscire dalla logica emergenziale e quindi evitando interventi spot una tantum ma concentrandoci sulla diffusione di una cultura della responsabilità e del rispetto”, ha concluso la ministra.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Sicurezza nelle scuole, D’Aprile (Uil Scuola Rua): non bastano i finanziamenti spot, tema che va messo all’apice dell’agenda politica

Oggi, 22 novembre, si celebra la Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole. Il Dossier scuola,…

22/11/2024

Noemi: “I genitori si comportano da amici e sono i ragazzi fare gli adulti. Relazioni tossiche? Se ne dovrebbe parlare sui social”

La cantante Noemi, al secolo Veronica Scopelliti, classe 1982, ha rilasciato una lunga intervista a…

22/11/2024

Violenza di genere: per 8 italiani su 10 è un’emergenza che si deve affrontare (anche) scuola

Per l’80% degli italiani, la violenza di genere è un’emergenza che richiede un intervento immediato.…

22/11/2024

Violenza sulle donne e parole di Valditara, imbrattata sede del Mim: “Stufi di educare chi è responsabile dell’educazione”

La sede del Ministero dell'Istruzione e del Merito in viale Trastevere a Roma è stata…

22/11/2024

Allarme scabbia, due scuole chiuse in Puglia

Nuove segnalazioni arrivano dal Salento, dopo i recenti episodi di scabbia registrati nel carcere di…

22/11/2024

Sicurezza nelle scuole, pubblicato il Dossier 2024 dell’INAIL: ci sono anche i dati degli infortuni di studenti e insegnanti

Pubblicato in occasione della Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, istituita il 22 novembre,…

22/11/2024