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Fedeli: “Sulla laurea ho commesso una leggerezza. Ecco cosa farò su mobilità e chiamata diretta”

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Lunga intervista concessa al quotidiano “La Repubblica” per il neo ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli. L’esponente del Partito Democratico, ex vice presidente del Senato, è finita nella bufera per il suo titolo di studio: nel suo curriculum aveva scritto di aver conseguito un diploma di laurea, ma era solo un diploma di assistenti sociali: “Posso fare la ministra – ministra, ci tengo – dopo una vita così intensa nel sindacato. Sono diventata vicepresidente del Senato e ora sono qui, al ministero dell’Istruzione, e fino a quando questo governo esisterà cercherò di migliorare la scuola, l’università e la ricerca italiana 24 ore al giorno”.

 

Repubblica

 

LAUREA –  Non ho mai sostenuto esame. Non ricordo il curriculum con la dicitura laurea, ma quello con su scritto diploma di laurea, rilasciato dopo tre anni dall’Unsas, è stata solo una leggerezza. La laurea è una cosa a cui non ho mai pensato. Ho 40 anni di vita rigorosa nel sindacato, non ho mai usato quel diploma, sono stato sempre una distaccata di settimo livello, maestra d’infanzia distaccata. Il fatto che abbia voluto studiare per altri tre anni alla scuola per assistenti sociali senza averne bisogno, avevo già un’occupazione, dimostra che il gusto della conoscenza l’ho sempre avuto. Poi, ho trovato ostacoli nella mia vita e, dopo l’esplosione del ’68, è arrivato il sindacato. In quegli anni ti assorbiva completamente.

 

SINDACATI – Le prime telefonate le ho fatte ai cinque sindacati rappresentativi, lunedì li incontrerò. Vorrei il loro punto di vista sulla Buona scuola, dopo il lungo conflitto che c’è stato.

 

LEGGE 107 –  L’ho votata, al Senato. Ha dentro cose importanti, innovative, immaginate dalla ministra Carrozza e approdate con la Giannini. È legge vigente, la si deve far funzionare senza tradire il progetto.

 

 

 

MOBILITA – È una questione centrale e dovremo trovare nuove soluzioni, magari sperimentali. Con grande attenzione, tocchi una cosa e ne viene giù un’altra.

CHIAMATA DIRETTA –  Cercheremo criteri oggettivi con i quali, poi, il dirigente scolastico potrà scegliere i docenti.

 

DELEGHE –  Voglio portarle in fondo tutte, ma prima studiarle bene. Chiederemo al Parlamento di rivotare quelle in scadenza. La legge 0-6, che prevede la materna unica e l’assunzione di maestre d’infanzia, è pronta. Sono stata la seconda firmataria

 

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