Attualità

Fedeli: “Un docente che molesta la propria alunna deve essere licenziato”

Intervista al Corriere della Sera per la ministra dell’istruzione, Valeria Fedeli. L’esponente del Partito Democratico parla dopo gli ultimi fatti di cronaca che hanno interessato il mondo della scuola: “Il docente accusato di comportamenti o molestie a carattere sessuale nei confronti di alunne o alunni, studentesse o studenti minorenni, viene sospeso dall’insegnamento e sottoposto a iter disciplinare, al termine del quale, se giudicato colpevole, scatta il licenziamento. Un docente che ha molestato una studentessa non può rimanere al proprio posto. Non sfugge infatti a nessuno che nel particolare e delicato rapporto che si instaura tra docente e discente ci sono dei limiti che non possono mai essere varcati. E’ anche questione di etica professionale. E’ intollerabile che gli autori di queste violenze siano coloro ai quali le famiglie affidano i proprio figli e le proprie figlie. La libertà di insegnamento non c’entra perché deve e può riguardare la didattica ma non giustifica atteggiamenti scorretti. Il docente ha una responsabilità pubblica per questo se non rispetta il suo ruolo non solo può commettere reati ma anche creare un vulnus nel rapporto di fiducia con l’amministrazione e con lo Stato che lo delega”.

Casi di abusi sessuali da parte di docenti

Ancora un caso di un docente di uno dei più prestigiosi licei romani che commette violenze sessuali verso una sua studentessa. È di qualche giorno fa la notizia del prof di Storia e Filosofia del Tasso, accusato di molestare alcune sue studentesse: dopo essere stato sospeso dal servizio in maniera cautelare fino alla fine dell’anno, il 12 gennaio 2018 gli è stato notificato l’atto di chiusura delle indagini, che prelude la richiesta di rinvio giudizio. Il caso ha fatto scalpore, perché a detta di una delle studentesse, quel prof gli avrebbe inviato 2.500 ricevuti tra maggio e luglio, in pratica 200 al giorno, riportanti frasi che farebbero chiaro riferimento alla sfera sessuale e quindi al di fuori del tradizionale rapporto insegnante-discente.

Andrea Carlino

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