Il sindacato Feder. ATA chiede incontro urgente con il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, sulla questione degli organici all’interno della scuola.
Ecco la nota integrale:
Feder.ATA. composta da persone che lavorano quotidianamente nel delirio delle nostre scuole statali e che cercano in ogni modo di difendere il personale ATA statale, “ringrazia” il Governo che cita finalmente ogni tanto i suddetti dipendenti, ma nota, purtroppo per l’ennesima volta, che non è stata ancora compresa la reale situazione lavorativa perché non si può chiedere solo 6000 assunzioni quando i posti vacanti sono molti di più; inoltre non si possono citare largamente i lavoratori delle ditte e cooperative di pulizia, ai quali va ovviamente tutta la nostra comprensione, ma sia ben chiaro che non sono precari ata come è stato erroneamente detto, e appena marginalmente i precari storici ata statali che si sono sempre adoperati in ogni modo e con ogni sacrificio per il bene della scuola pubblica statale.
Finalmente è stato recepito quanto da noi e solo da noi detto e scritto sugli appalti di pulizia, ma ci aspettiamo un giusto e doveroso riconoscimento per tutto il personale amministrativo tecnico e ausiliario statale che dovrà essere considerato prima di altri.
Rinnova pertanto la sua richiesta di un incontro con il Ministro Bussetti, che provenendo dalla scuola conosce il problema e con il quale nel passato si è dialogato, e con il Ministro Di Maio, che si è detto disponibile ad incontrare docenti e studenti dimenticandosi però degli ATA che sono parte integrante del sistema scolastico statale italiano.
Non ci considerate forse perché Feder.ATA è un piccolo giovane sindacato, ma che però ha risvegliato i colleghi e ha scosso dal loro torpore verso gli ATA i soliti sindacati, che curano interessi di varie categorie, per cui dovreste rivedere le vostre convinzioni e/o informazioni.
Tenete presente che molti ci equiparano a livello sindacale ai movimenti politici dei 5 Stelle e della Lega perché anche noi siamo il nuovo che pensa e lavora per le categorie più basse, bistrattate e ignorate della pubblica istruzione rispetto alle altre sigle sindacali.
Anche per quanto riguarda l’aspetto retributivo tutti i politici, anche quelli delle opposizioni, chiedono un aumento e un adeguamento stipendiale ma solo per i docenti e per i dirigenti: si vede che gli ata devono continuare ad essere sfruttati per una miseria; la situazione lavorativa però è drasticamente cambiata in questi ultimi anni perché le mansioni richieste senza un adeguato contratto sono notevolmente più impegnative e numerose, gli addetti sempre meno, i titoli di studio necessari sono stati elevati ma le retribuzioni sono sempre ancorate al mero livello esecutivo.
Concludendo, Il sindacato del cambiamento, la Feder.ATA, porge distinti saluti e, disponibile per ogni chiarimento e/o suggerimento anche in merito a ventilati progetti su una regionalizzazione dell’istruzione che sembrerebbe contrapporsi ad un valido rafforzamento del sistema nazionale dell’istruzione, rimane in attesa di un cortese riscontro da parte del Governo del cambiamento.
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