Il tennista Roger Federer, già dottore grazie alla laurea honoris causa in medicina ottenuta sette anni fa dall’Università di Basilea. E domenica, ha fatto il bis. Stavolta, a conferirgli la laurea (sempre honoris causa, ma in lettere umane) è stato il Dartmouth College, un prestigioso ateneo con sede nel New Hampshire. Lo riporta Vanity Fair.
Ecco uno stralcio del suo discorso di accettazione, che sta diventando virale: “Questa è letteralmente la seconda volta che metto piede in un campus universitario. Seconda volta in assoluto. Sono venuto qui solo per tenere un discorso, ma tornerò a casa come ‘Dr. Roger’. È un bel vantaggio. Dott. Roger. Questa è la mia vittoria più inaspettata di sempre!”.
“Ho lasciato la scuola all’età di sedici anni per giocare a tennis a tempo pieno e diventare un giocatore professionista. Non sono mai andato al college, ma recentemente mi sono laureato in tennis! So che la dicitura corretta sarebbe ‘mi sono ritirato dal tennis’, ma la parola ritirato è orrenda. Anche io, come voi, ho chiuso una parentesi importante della mia vita ed ora ne sto aprendo un’altra”.
“Oggi voglio condividere alcune lezioni su cui ho fatto affidamento. Lezione uno: ‘senza sforzo’ è un’illusione. Seconda lezione. Puoi lavorare più duramente di quanto pensavi possibile… e perdere comunque. A me è successo. Terza lezione. La vita è più grande del campo da tennis. Per un ragazzo che ha lasciato la scuola a 16 anni, queste sono tantissime lezioni!”.
“Ho lasciato casa a 14 anni per andare a scuola nella Svizzera francese per due anni, e all’inizio avevo una terribile nostalgia di casa. I migliori al mondo non sono i migliori perché vincono ogni punto… È perché sanno che perderanno… ancora e ancora… e hanno imparato come affrontarlo. Lo accetti. Piangi se ne hai bisogno… poi forza un sorriso. Vai avanti. Sii implacabile. Adattati e cresci. Lavora di più. Lavora in modo più intelligente. Ricorda: lavora in modo più intelligente”.
Anche il tennista numero uno al mondo, Jannik Sinner, classe 2001, nato nella provincia di Bolzano, come riporta Skuola.net, non ha conseguito il diploma nella scuola pubblica. Lo sportivo ha frequentato l’istituto economico fino al quarto anno, scuola che ha abbandonato per i troppi impegni sportivi. Il tennista ha più volte espresso la volontà di finire gli studi.
Come ha raccontato il suo primo istruttore a Il Corriere della Sera “la sua vita era solo tennis e scuola, finché ha potuto coniugare studio e sport: poi ha dovuto dare la maturità di ragioneria da privatista a Bolzano. Non ha mai avuto una vera gioventù e ancora oggi si diverte con un giro in mountain bike, un’escursione in montagna. Ma esiste solo il tennis: la sua vita, il suo lavoro, la sua fissazione, il suo amore”.
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