Attualità

Fedez Bonus Psicologo, lo psicoterapeuta Lancini: “La scuola può prevenire disagi. Psicologo scolastico? Su questo c’è miopia”

In questi giorni il cantante e imprenditore Fedez ha parlato spesso di salute mentale, questione che lo tocca da vicino, e ha lanciato una petizione per chiedere al Governo di destinare più fondi al bonus psicologo dopo un appello fatto nel corso del programma “Che Tempo Che Fa”.

La petizione ha raggiunto in pochi giorni più di 250mila firme, come testimoniato dallo stesso Fedez sulle sue storie Instagram. Molte sono state le reazioni: lo psichiatra Paolo Crepet si è detto scettico: “Il problema non è il Bonus Psicologo, ma non possiamo ridurre il discorso sulla salute mentale alle posizioni di Fedez, al quale voglio bene e dal quale, peraltro, mi sarei aspettato l’eleganza di un passo indietro di fronte a tematiche così delicate. Avrebbe forse dovuto chiedere il parere di chi può effettivamente affrontare questi temi”, ha detto a La Stampa.

“Investire sulla scuola”

Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta, presidente della Fondazione “Minotauro” di Milano, ha detto a Il Fatto Quotidiano che a suo avviso il problema è molto più ampio: “Il bonus è un aspetto importante ma dà l’idea di una politica poco attenta”, ha esordito.

Secondo l’esperto molto andrebbe fatto a scuola: “Esistono delle problematiche più ampie: innanzitutto un investimento serio che andrebbe fatto sulla scuola e soprattutto sulla salute mentale anche nei servizi pubblici. E poi un’attenzione maggiore sulla figura dello psicologo scolastico. Che non esista una figura stabile che segua anche i processi di sostegno agli adulti che gestiscono le difficoltà dei ragazzi è folle”.

“La scuola è il luogo dove si può sostenere anche a livello preventivo tanti disagi. Avere gli psicologi a scuola in pianta stabile sarebbe anche utile in termini di rapporto costi-benefici. Ma su questo c’è tanta miopia”.

L’appello di Fedez

Il marito di Chiara Ferragni ha lanciato un appello diretto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, chiedendole di pensare a queste tematiche. Ecco le sue parole, riportate da Fanpage.it: “Lo scorso governo ha stanziato per il bonus psicologo 25 milioni di euro, che hanno coperto solo il 10% della domanda, quindi il 90% è rimasto a bocca asciutta. Con la nuova finanziaria, il nuovo governo ha deciso di tagliare i 25 milioni, che erano comunque insufficienti, e di portarli a 5. Quello che voglio chiedere, sommessamente, a Giorgia Meloni e a Giorgetti è di non tagliare questi soldi perché significherebbe sputare in faccia a persone che ne hanno bisogno”.

“Con la mia fondazione, il mio sogno è quello di aprire un centro di aggregazione che fornisce assistenza sanitaria gratuita a giovani con problemi di salute mentale. Sarebbe bello ottenere qualcosa di concreto. C’è un’emergenza reale per problemi di salute mentale”, ha annunciato il performer.

Redazione

Articoli recenti

Concorsi docenti, chi aveva il Covid e s’assentò non potrà fare la prova suppletiva: il Tar respinge il ricorso citando il Consiglio di Stato

Ha fatto bene il ministero dell'Istruzione a non riprogrammare le prove concorsuali del 2022 (per…

20/12/2024

Tragedia Zagabria: 19enne entra in una scuola, uccide un bambino e ferisce altri alunni e la maestra

Questa mattina, venerdì 20 dicembre, a Zagabria, in Croazia, un 19enne ha fatto irruzione in…

20/12/2024

Compiti per le vacanze, sì o no? Per un docente su due non andrebbero assegnati – RISULTATI SONDAGGIO

Un docente su due è favorevole a non appesantire il carico di lavoro degli studenti…

20/12/2024

Commissioni concorso docenti PNRR 2, domande entro il 2 gennaio 2025

Sul portale INPA sono disponibili i due bandi per la selezione dei componenti delle commissioni…

20/12/2024

L’Intelligenza Artificiale come compagna di scuola, il progetto di un istituto

L’istituto tecnico G. Marconi di Dalmine, in provincia di Bergamo, una delle istituzioni più all’avanguardia…

20/12/2024

Ultimi dati di “Okkio alla salute”: in Emilia-Romagna il numero dei bambini obesi o in sovrappeso è al di sotto della media nazionale, ma c’è ancora molto da fare

Alla fine l’educazione alimentare nelle scuole paga! Con tempi medio-lunghi, d’accordo, ma i risultati si…

20/12/2024