Attualità

Ferie e permessi: cosa succederà dopo la sentenza della Corte di Cassazione?

Cosa succederà, adesso, dopo la sentenza della Corte di Cassazione in tema di ferie e permessi del personale della scuola?

In linea di principio l’orientamento della Corte dovrebbe in qualche misura avere il risultato di ridurre il contenzioso; in altre parole, essendoci ora un punto fermo sotto il profilo giuridico, d’ora in avanti le parti dovrebbero avere un punto di riferimento tale da impedire inutili ricorsi al giudice del lavoro.
Ma non è detto che le cose vadano come la logica vorrebbe.
Alcuni sindacati, Flc-Cgil e Gilda per esempio, hanno già detto che, a loro parere, con la sentenza non cambia nulla perché il dispositivo della Cassazione non modifica in nulla le regole attuali.
Al contrario, come abbiamo già scritto, ANP afferma che con questa sentenza cambia assolutamente tutto perché la Cassazione avrebbe ribadito il principio che la domanda di ferie e permessi che il personale presenta al dirigente scolastico è soggetta alla valutazione discrezionale del dirigente stesso.

Un dato, comunque, è certo: di qui in avanti la sentenza della Cassazione farà giurisprudenza e quindi nessun giudice del lavoro potrà decidere su questa materia senza tenerla nella dovuta considerazione.
Questo dovrebbe avere una conseguenza importante e non dovrebbe accadere di trovarsi di fronte a interpretazioni opposte da parte di tribunali diversi (il giudice del lavoro di Pordenone dovrà uniformare le proprie decisioni alla sentenza, esattamente come dovrà fare il giudice di Trapani).
Conoscendo l’orientamento della Corte, inoltre, anche gli eventuali ricorrenti dovranno essere più “cauti” e attenti.

Ovviamente questo non significa che la sentenza rappresenti un limite invalicabile in assoluto: la sentenza, infatti, pone fine ad un contenzioso interpretativo di una norma contrattuale, ma in futuro le parti (e cioè Aran e sindacati) potrebbe accordarsi per addivenire ad una sorta di “interpretazione autentica” della disposizione (di fatto vorrebbe dire arrivare ad una riscrittura della norma).
Fermo restando il fatto che in nessun caso si potrà superare la previsione che la fruizione di ferie e permessi deve avvenire senza che si determini una spesa aggiuntiva per lo Stato (tale regola è espressamente contenuta in una legge finanziaria).

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Molestie compagna 17enne della scuola serale, arrestato 42enne. “Sono l’unico che può aiutarti”, poi gli abusi in classe

Una brutta storia di abusi e molestie sessuali. Ad essere vittima una 17enne, violentata a…

19/10/2024

Maestra di ruolo senza stipendio da due mesi: “Chiederò al preside un anticipo, altrimenti tornerò al Sud”

Ancora un'altra docente che non riceve lo stipendio da due mesi: si tratta, stavolta, di…

19/10/2024

Dirigente Tecnico Francesco Greco, la scuola non è un’azienda e le gerarchie interne mal si adattano agli ambienti educativi

Durante Fiera Didacta a Bari si è svolto un interessante evento dal titolo: "Leadership distribuita…

19/10/2024

Valditara: “Scuola italiana? Straordinaria, non vergogniamoci di confronti con l’estero. Sì laboratori contro il bullismo”

Oggi, 19 ottobre, il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è intervenuto a Savona,…

19/10/2024

Alunno 14enne entra in classe con una pistola, uccide tre compagni e poi si toglie la vita: accade in Brasile

Ancora tragedie a scuola: stavolta ci troviamo in Brasile, dopo uno studente di quattordici anni,…

19/10/2024

Legge di bilancio: il docente potrà chiedere di restare in servizio fino 70 anni con stipendio maggiorato

A gennaio 2025,  una volta approvato dal Parlamento entro il 31 dicembre il Decreto Legge sul bilancio…

19/10/2024