“È giunto il momento che sul tetto dei 36 mesi per conferire le supplenze annuali, introdotto per non incappare nelle sanzioni UE sull’abuso di precariato, il MIUR esca allo scoperto”: così Anief che spiega come “dopo le mancate assegnazioni di contratti a tempo determinato da parte di alcuni dirigenti scolastici (per via di un errato anticipo di applicazione del comma 131 della Legge 107) che decorre solo dal 1° settembre scorso, ora ci sia confusione su quale tipologia di posti vada adottato il provvedimento”.
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Sarebbe dunque fondato il sospetto, scrive Anief , “che anche le supplenze attribuite al 30 giugno vengano coinvolte dal MIUR in questa nuova norma. Con un serio monitoraggio nazionale sui posti oggi in organico di diritto, si scoprirebbe che almeno il 70% delle cattedre coperte con supplenze fino al 30 giugno, oggi in organico di fatto, sono in realtà senza titolare”.
“La stessa decisione del MIUR di spostarne 25mila in organico di diritto, attraverso la Legge di Stabilità 2017 già approvata dal Consiglio dei Ministri, dà ragione alla nostra tesi. D’altronde i numeri non sono opinioni dal momento che, oltre le 96mila cattedre di sostegno, ce ne sono altre 38mila in deroga per via di una norma sbagliata. Finché tale spostamento della natura di decine di migliaia di posti, dal 30 giugno al 31 agosto, non verrà effettuato, è per noi evidente che il blocco delle supplenze riguardi solo i posti ritenuti scoperti a tutti gli effetti. Quelli considerati fino al 30 giugno dell’anno successivo non rientrano nella normativa del 36 mesi e vanno assegnati anche ai supplenti che hanno superato tale soglia. Invitiamo, sin d’ora, a segnalare alle sedi territoriali Anief tutte le situazioni in cui, invece, la supplenza dovesse essere negata: il sindacato è pronto a dare battaglia”.