Categorie: Attualità

“Fermiamo l’abolizione dei Tribunali per i Minorenni!”

La Riforma della Giustizia “Orlando”, che ha appena concluso il suo Iter alla Camera e sta passando al Senato, contiene l’abolizione del Tribunale per i Minorenni.

Si tratterebbe di una cancellazione “tout court”, a favore di non meglio specificate sezioni specializzate.

La denuncia arriva on line, attraverso una petizione con cui si chiede ai cittadini di “prendere posizione siano tutti i Cittadini, perché l’abolizione dei TM è una ferita al nostro Paese, che lo riporta indietro di decenni sulla cultura della Tutela dei bambini e degli adolescenti!”.

Nella petizione on line si spiega che “fino a gennaio la Riforma sembrava andare nella direzione di una sorta di passaggio dal TM al nuovo Tribunale per la Famiglia, che avrebbe riunito tutte le competenze sui Minori. Ma a gennaio la inaspettata approvazione di un emendamento in Commissione Giustizia della Camera (il n.25 proposto dalla deputata PD Ferranti) ha fatto tracollare la situazione”.

Per i promotori della petizione, “la riforma, così come è al momento, è destinata a riportarci indietro di 50 anni, proprio nel momento in cui la nostra Giustizia Minorile sta ricevendo i maggiori tributi nel resto d’Europa”.

 

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Tutto ciò perché, sostengono, “la riforma ridurrà drasticamente la specializzazione dei Magistrati(sia Giudicanti che Inquirenti) che si occupano di Minori, portando nella maggior parte d’Italia ad una situazione nella quale si occuperanno di questioni delicatissime (penale minorile, abuso sessuale in infanzia, separazioni ad alta conflittualità, maltrattamenti ai bambini,…) Magistrati che non hanno specializzazione sui temi dei Minorenni, e che si devono occupare di questa materia al pari di incidenti stradali, marchi, fallimenti,…”.

E ricordano pure che “quando il Ministro Castelli, nel 2003, propose la chiusura del Tribunale per i Minorenni, ci fu un sollevamento di scudi sia in Parlamento che negli organi di Stampa. Oggi, invece, la riforma sta conducendo il suo iter senza che gli organi di stampa stiano dando alla questione la giusta rilevanza”.

I detrattori della riforma, infine, sostengono che “tutte le rappresentanze degli “operatori del settore” (Magistrati, Magistrati Minorili, Avvocati minorili, ordine degli assistenti sociali, ordine degli psicologi, tutte le organizzazioni che compongono il Gruppo CRC, incaricato di verificare il rispetto in Italia della Convenzione ONU sui diritti dei minori,…) hanno preso una posizione durissima contro la soppressione dei Tribunali per i Minorenni”.

Chi vuole aderire alla petizione on line, contro l’abolizione del Tribunale per i Minorenni, chiedendo ai senatori di “stralciare gli articoli riguardanti la disciplina minorile, per portarla a una discussione più accurata e meno frettolosa”, possono cliccare su questo link.

 

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Alessandro Giuliani

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