Il giorno di Ferragosto è passato, manca meno di un mese al rientro in classe, ma le polemiche non finiscono. Questa volta è il turno del giornalista Davide Giacalone che ieri, giovedì 15 agosto alle ore 7.36 di mattina ha fatto una piccola, ma pungente riflessione sul Ferragosto: “Ricordo Ferragosto primi anni 80: città deserte, chi restava al lavoro non trovava neanche un bar…è cambiato tutto ed è cambiato in meglio. Tranne una cosa: le troppo lunghe vacanze scolastiche“.
Ovviamente i commenti contro l’opinionista e scrittore non si sono fatti mancare. Un’utente ha scritto: “L’Italia ha in media 205 giorni all’anno di lezioni. Forse quelli che in Europa ne hanno di più. Altri allungano le vacanze pasquali e hanno altre festività che noi non osserviamo. Polemica stucchevole. La perdita di qualità della scuola pubblica non dipende dalle vacanze”; e qualcun altro aggiunge: “Impossibile tenere bambini chiusi in aule con 35 o 40 gradi. Dovremmo installare condizionatori in tutte le scuole. Cosa che mi sembra francamente impossibile. Già a Maggio i bambini non si tengono più e la loro attenzione è pari a zero”.
La polemica dei lavoratori a Ferragosto è stata montata anche dal caso di una influencer che ha postato un video su Instagram in cui denunciava il fatto che il 15 agosto un noto negozio fosse chiuso e lei non ha potuto fare i suoi acquisti.
Le aperture dei negozi a Ferragosto hanno generato accese polemiche in Italia, soprattutto tra i lavoratori del settore commerciale e i sindacati. Molti supermercati e negozi decidono di rimanere aperti anche in questa festività, considerata da sempre un momento di riposo e di celebrazione. Tra le principali catene che aprono i loro punti vendita ci sono Conad, Esselunga e Carrefour, offrendo ai consumatori la possibilità di fare acquisti anche il 15 agosto.
Tuttavia, questa scelta non è priva di controversie. I sindacati, come la Filcams Cgil, hanno criticato duramente queste aperture straordinarie, sottolineando come esse compromettano il diritto dei lavoratori a godere di una pausa sociale e familiare. La campagna “La festa non si vende” invita i cittadini a non fare la spesa a Ferragosto, evidenziando l’importanza di rispettare il riposo festivo, soprattutto in un contesto dove la liberalizzazione delle aperture ha portato a un aumento dello sfruttamento dei dipendenti senza reali benefici economici per il settore.
In alcune regioni, come la Calabria, i sindacati hanno persino proclamato uno sciopero, protestando contro un modello economico che privilegia il profitto a discapito della dignità e del benessere dei lavoratori. Questa situazione continua a dividere l’opinione pubblica, tra chi apprezza la possibilità di fare acquisti durante le festività e chi sostiene il diritto dei lavoratori al riposo.
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