Accompagnato dagli attori Giovanna Mezzogiorno, Filippo Nigro, e dall’autore della colonna sonora Andrea Guerra (figlio del grande Tonino), Ozpetek risponderà alle domande dei giornalisti alle ore 18 all’Hotel Baia Verde di Catania. Poi gli artisti incontreranno il pubblico della Multisala Planet alle ore 20 e quello del cinema Ariston alle 22.
Ferzan Ozpetek, che oggi è considerato uno dei registi più originali, non solo del cinema italiano, ha lasciato Istambul circa 25 anni per trasferirsi a Roma. Nella capitale si è formato studiando i corsi di storia del cinema presso l’Università "La Sapienza", facendo le sue prime esperienze di regia a fianco di Massimo Troisi, Ricky Tognazzi, Marco Risi e Maurizio Ponzi. Il suo primo film "Il bagno turco" è stato una rivelazione, mentre meno bene è andata con "Harem Suarè". Ma il bellissimo "Le fate ignoranti" lo consacra definitivamente.
"La finestra di fronte" è considerato uno degli eventi cinematografici dell’anno, film che è piaciuto tanto all’anteprima per i giornalisti. Girato prevalentemente nel quartiere "Donna Olimpia" di Roma, racconta del rapporto che si viene ad innescare tra quattro persone: una giovane coppia, Giovanna Mezzogiorno e Filippo Nigro, un giovane uomo (Raul Bova), e un misterioso personaggio (Massimo Girotti), che rivoluzionerà con il suo passato il corso esistenziale di tutti i protagonisti.
Ancora una volta l’autore della colonna sonora è Andrea Guerra (dopo "Le fate ignoranti"), compositore raffinato che recentemente ha composto le musiche per "Prendimi l’anima" di Roberto Faenza, per "Angela" di Roberta Torre, e per "Al, John e Jack" del trio Aldo Giovanni e Giacomo.
Il cinema di Ozpetek torna a caratterizzarsi per la delicatezza e la profondità psicologica delle storie, dove è forte il senso di estraniamento e, nello stesso tempo, la voglia di cambiare le scelte che una società falsa e bigotta ci ha imposto.
Il regista turco così, a distanza di due anni, ritorna in Sicilia mentre nel frattempo è cresciuta la sua popolarità. In quell’occasione, a Palermo, annunciò anche di essere interessato a portare sulle scene il testo teatrale "Sabbie mobili" dell’autore catanese Domenico Trischitta, incentrato sulla storia dell’attrice Daniela Rocca.