La decisione della direttrice di una scuola dell’infanzia, la Florinda alla Migliarina, a Viareggio, sta facendo discutere. A quanto pare sarebbero state annullate le attività laboratoriali previste in occasione dell’imminente Festa del Papà, che cade il prossimo 19 marzo. A riportare la faccenda è La Nazione.
La direttrice didattica Barbara Caterini avrebbe deciso di annullare il laboratorio legato alla festa del papà, programmato per venerdì prossimo. Il laboratorio, in sostanza, è un momento in cui i genitori (nel caso specifico solo i papà) hanno accesso all’interno della scuola per condividere una o due ore insieme ai propri figli in determinate occasioni come il Natale, il Carnevale o, appunto, la festa del papà.
Il motivo? Non fare sentire esclusi alcuni nuclei familiari in cui il papà non è presente. La direttrice avrebbe accolto alcune lamentele da parte di cinque o sei genitori, contrari all’organizzazione di una festa che celebra i papà, assenti nelle vite nei loro figli per le più svariate motivazioni.
“Cinque o sei genitori – ha spiegato – sono venuti a lamentarsi da me perché non trovavano giusto che in quel giorno i loro figli, che non avevano il papà, venissero esclusi da quell’attività e venissero pertanto indirizzati da un’altra parte. Ho trovato le loro lamentele condivisibili, perché un laboratorio organizzato in questo modo è discriminatorio nei confronti di chi non ha un papà”, queste le parole della direttrice.
“Pertanto dovrà essere organizzata un’altra attività con modalità diverse dove possano partecipare tutti i bambini accompagnati dal padre, dalla madre, da un nonno, da uno zio. Dobbiamo renderci conto – prosegue Barbara Caterini – che viviamo in una società diversa da quella di 50 anni fa. Non esiste più una famiglia modello. Oggi ci sono situazioni aperte e particolari che devono essere rispettate e tutelate. Soprattutto da una scuola”
“A me – prosegue la direttrice – interessa che nei vari laboratori, che sicuramente continueranno, non vengano fatte discriminazioni di nessun tipo nei confronti di nessun bambino. Per martedì ho già convocato una riunione con insegnanti e genitori per vedere di organizzare un laboratorio sostitutivo in cui tutti siano coinvolti, senza discriminazione alcuna”.
Allo stesso tempo altri genitori si sono lamentati in seguito alla decisione; in molti aspettavano attività del genere dopo anni di pandemia in cui non è stato possibile organizzarle. “Era una festa programmata a inizio dell’anno scolastico perché solo all’ultimo momento è stato deciso di annullarla? Veniamo da tre anni di Covid in cui non era possibile fare nulla. Ci sono bambini che sono all’ultimo anno e che aspettavano in gloria questo giorno per condividere un po’ di tempo con il loro papà. Fra l’altro ci sono anche famiglie in cui il padre per motivi di lavoro ha poco tempo da dedicare ai figli e quello era per lui e per il figlio un momento importante. Qualcuno aveva chiesto un permesso per partecipare alla festa. Invece che annullarla del tutto poteva essere riprogrammata permettendo anche alle mamme o ad altri componenti della famiglia di partecipare. I bambini sapevano della festa e adesso non è facile fargli capire che non ci sarà”, queste le parole di chi non si trova d’accordo con la direttrice.
La scuola deve essere sensibile ed evitare anche questo tipo di discriminazioni? Come riuscire ad accontentare tutti?
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