Dopo il polverone mediatico che si è alzato su Barbara Caterini, direttrice della scuola dell’infanzia Florinda alla Migliarina, a Viareggio, appartenente all’istituto comprensivo Centro Migliarina Motto, arriva un compromesso. Alla fine, come riporta Ansa, i laboratori per la festa del papà si faranno. Dopo l’assemblea di martedì pomeriggio con i genitori la dirigente scolastica ci ha ripensato e ha ripristinato l’iniziativa, spostandola però a fine mese.
Ha pubblicato sul sito della scuola una circolare annunciando che i laboratori si svolgeranno dal 27 al 31 marzo alle ore 11. Come era previsto, le attività coinvolgeranno i bambini insieme ai loro padri in un percorso emozionale. In più, per tutti gli altri alunni, che per varie ragioni potrebbero non avere con loro una figura paterna, ci saranno altre attività di musica, psicomotricità funzionale e arte. Si chiude così, con una marcia indietro dopo le critiche ricevute, un caso salito in pochi giorni alla ribalta nazionale, cioè l’abolizione della festa del papà nell’asilo viareggino.
Ciò soprattutto per le motivazioni con cui la preside aveva accolto le richieste di alcune mamme che chiedevano lo stop al laboratorio ritenendolo discriminatorio per chi non ha un padre, in particolare eventuali coppie omogenitoriali o famiglie monogenitoriali. “Tutto si svolgerà nell’attento rispetto di tutte le individualità delle bambine e dei bambini coinvolti, come da sempre accade nell’istituto”, sottolinea la circolare in cui la dirigente scolastica ringrazia le famiglie e le docenti che hanno partecipato all’assemblea “perché ciò ha permesso di eliminare le incomprensioni che avevano suscitato preoccupazione”.
L’assemblea con i genitori, come ha riportato La Nazione, è stata accesissima e ha visto fronteggiarsi quei genitori che difendono il proprio diritto a passare una mattinata con i figli, e gli altri che invece credono sia giusto tutelare i bambini che non hanno un papà.
Una mamma, racconta un genitore, avrebbe pure accusato la maggioranza dei presenti di voler “sdoganare la festa del maschio alfa”.
Quanto accaduto ha visto anche prese di posizione di esponenti politici. “Cancellare la festa del papà non aiuta l’inclusione. Le ideologie dovrebbero rimanere fuori dalle mura degli edifici scolastici e dovrebbero essere privilegiate, sempre e comunque, le relazioni familiari”, stigmatizzavano, appena ieri, l’iniziativa della preside il consigliere regionale di Fdi Vittorio Fantozzi ed il consigliere comunale Marco Dondolini.
Anche Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio, Rossano Sasso, membro della Commissione Cultura alla Camera e il deputato di Viareggio di Fratelli d’Italia Riccardo Zucconi hanno attaccato la direttrice. “Da papà penso sia una scelta sbagliata, ipocrita, insensata, discriminatoria, diseducativa”, ha detto Salvini.
Ecco la risposta alle critiche della direttrice, come riporta HuffingtonPost: “Impedire ai bambini che non hanno il papà, qualunque sia la ragione, di partecipare al laboratorio per la Festa del Papà e vederli isolati in un’altra stanza, mi è sembrato un atteggiamento mortificante e non inclusivo. Per questo ho deciso di sospendere questa attività, per ripensarla”.
“Non si tratta di appiattimento culturale. L’appiattimento c’è quando, dal punto di vista educativo, si lasciano i propri figli ore al cellulare. Si tratta di ripensare le attività nel rispetto delle realtà che ci circondano”, ha concluso.
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