Il 21 novembre si è disputata la Festa nazionale dell`Albero: agricoltori e ambientalisti si sono presentati insieme per coinvolgere cittadini, scuole ed enti pubblici nel re-incremento del patrimonio forestale attraverso “adozioni” mirate nelle aziende agricole. Secondo le due categorie, infatti, un albero non è infatti solo un albero: è un serbatoio di ossigeno, un “depuratore” d`aria e anche un`arma fondamentale contro il dissesto idrogeologico.
Però i numeri dicono che in Italia non c’è coscienza di questo. Quest`anno 8mila roghi hanno mandato in fumo 46mila ettari di superficie boscata. E negli anni pezzi interi di campagna sono stati fagocitati dall`urbanizzazione selvaggia.
Per questo, proprio in occasione della Festa nazionale dell`Albero, la Cia-Confederazione italiana agricoltori e l`associazione VAS-Verde Ambiente e Società hanno lanciato la campagna “Ripiantiamoli”, che consiste nel ripiantare nuovi alberi in modo tale da invertire il trend negativo e contribuire a compensare il quantitativo di fusti andati distrutti da fiamme e cemento.
“Con questa campagna, che si apre ufficialmente oggi – hanno spiegato Cia e VAS- vogliamo dare la possibilità ai cittadini, al mondo della scuola, agli enti pubblici e alle aziende private di collaborare all`azione di compensazione del danno al patrimonio boschivo del Paese, ‘adottando’ alberi nelle aziende agricole, negli agriturismi, nelle fattorie sociali e in quelle didattiche. In questo modo a prendersi cura degli alberi piantumati e ‘adottati’ saranno proprio gli agricoltori, la cui opera di presidio, di custodia e di manutenzione diretta del verde sul territorio è vitale, a partire dalle aree marginali e di montagna”.