Secondo quanto previsto dal comma 24 dell’art. 1 della legge n. 148 dello scorso 14 settembre, di conversione del D.L. n. 138 del 13 agosto 2011, le festività non conseguenti ad accordi con la Santa Sede, le celebrazioni nazionali (ad esclusione del 25 aprile, del 1 maggio e del 2 giugno) e le festività dei santi patroni ricadenti in giorni infrasettimanali avrebbero dovuto essere eventualmente spostate per ricadere “il venerdì precedente ovvero il lunedì seguente la prima domenica immediatamente successiva ovvero coincidano con tale domenica”.
Le date avrebbero dovuto essere stabilite da un apposito decreto “da emanare entro il 30 novembre dell’anno precedente”. Ma questo termine non è stato rispettato e quindi da più parti si è posto il problema dell’efficacia del provvedimento annunciato.
Che, infatti, almeno per quest’anno non avrà validità. Lo conferma anche una nota dell’’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria, diffusa a seguito di numerose richieste di chiarimenti da parte dirigenti scolastici. L’Usr umbro, in realtà, piuttosto prudentemente scrive che “è da presumersi che la norma non possa trovare concreta applicazione”, precisando che “appare ragionevole ritenere che la richiamata previsione troverà applicazione a partire dall’anno 2013”.
Sempre se ci sarà l’apposito decreto.