Il 72% degli studenti considera il tempo trascorso a scuola “moderatamente” o “decisamente” piacevole. Solo il 17% considera la scuola noiosa e l’8% addirittura un incubo. Questi sono alcuni dei dati emersi dall’indagine nazionale sugli stili di vita degli adolescenti che vivono in Italia realizzata annualmente da Laboratorio Adolescenza e Istituto di ricerca Iard, in collaborazione con la pagina Scuola di Corriere.it. Lo riporta Il Corriere della Sera.
La maggioranza assoluta degli studenti (58%) trova il carico di studio pesante o eccessivo. E va ancora peggio nei licei dove questa maggioranza arriva al 64%. A lamentarsi di più sono le femmine rispetto ai maschi.
Maggioritaria (60%) anche la percezione di essere “giudicati” in modo corretto e, soprattutto, in linea con la loro stessa percezione. Il 34% (che nei licei diventa il 43%) ritiene, invece, di essere sottovalutato e il 5% di essere sopravvalutato.
Ed anche il registro elettronico, tutto sommato, viene accettato. Il 37% lo considera utile, il 31% vorrebbe che i voti fossero inseriti non immediatamente, ma qualche giorno dopo, per dare modo di poter essere “loro” a comunicarlo ai genitori nel momento più adatto. Solo un terzo del campione (la percentuale sale un po’ nei licei) lo considera, invece, una forma di controllo inaccettabile.
Colpisce il dato sulla fiducia dei ragazzi nei confronti dei docenti: una percentuale molto bassa (e in forte calo rispetto al passato) di studenti la esprime: 48,8%. Il calo di fiducia nei confronti delle tipiche figure di riferimento della società è stato abbastanza generalizzato (per fare un esempio significativo la fiducia nella classe politica è al 2,9%), ma il calo degli insegnanti (la fiducia era al 71% nel 2014) è stato particolarmente significativo.
Il 78,4% dei giovani, inoltre, vorrebbe una maggiore presenza dell’educazione sessuale scuola, che è considerata troppo ingessata sui programmi. Altri temi su cui ragazzi vorrebbero una maggiore attenzione della scuola sono i comportamenti a rischio, il rispetto tra i generi, il bullismo, la Costituzione.
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