Il commissario straordinario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo, a margine della visita del centro vaccinale del Portello, ha dichiarato: “Ci sono buone notizie: sembra che siamo arrivati al plateau della curva per ciò che riguarda l’Omicron e si sta andando in discesa. Speriamo che questo sia il trend consolidato. Negli ultimi due giorni anche in Lombardia il numero degli ingressi in ospedale è inferiore al numero dei dimessi. Questo fa ben sperare”.
Il calo dei ricoveri è molto legato al buon andamento delle vaccinazioni. “L’Italia sta facendo molto bene. E in questo la Lombardia che rappresenta una bella fetta, di oltre 9 milioni di abitanti, sta facendo egregiamente la sua parte, sia sui cicli primari, sia sui booster, sia sui bambini”.
“La campagna sta andando avanti secondo i ritmi che ci eravamo prefigurati. In questo momento abbiamo superato l’87% di persone totalmente vaccinate e siamo a 30 milioni e 300mila booster su una possibile platea adesso di 39 milioni e mezzo. Quindi questo ha fatto sì che ci sia stata una buona barriera contro la variante Omicron”.
Anche per il coordinatore del Cts Franco Locatelli “La situazione dei dati degli ultimi giorni indica indubitabilmente una frenata”. “Questo è un segnale incoraggiante. Soprattutto è rilevante il segnale della riduzione dei nuovi ingressi nelle terapie intensive e nei posti letto di area medica”.
Ma c’è pura le probabilità della comparsa una variante più pericolosa: “E’ difficile fare una stima, quello che però si può dire con certezza è che quanto più elevata è la percentuale di popolazione mondiale non vaccinata, tanto più si alza questo rischio”.
Tuttavia il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, ai microfoni di Radio Cusano Campus, tiene a dire che la prossima primavera sarà tranquilla, benché non si escluda che con l’inverno si possa assistere a una nuova ripresa dei contagi.
Il covid è un “virus prevalentemente stagionale, in primavera andremo verso una fase di tranquillità. Dobbiamo immaginare che il prossimo inverno potrebbe esserci una ripresa se dovessero esserci nuove varianti come già accaduto in passato. Nelle ultime settimane ho letto tante dichiarazioni di professionisti e rappresentanti dell’Oms che alternano le loro previsioni. C’è chi ci dice che stiamo uscendo dalla pandemia per poi specificare ‘salvo l’arrivo di nuove varianti’. Bisogna invece guardare i numeri e fare delle stime. L’unica cosa della quale siamo certi sono i numeri. E spiega di “essere moderatamente ottimista. Anche se sto vedendo colleghi in ospedale che non sanno come organizzare i malati, scuole chiuse e città deserte”.
“Il dato rilevante è che sono calati in maniera importante, di circa 90mila unità, le vaccinazioni nelle fasce pediatriche. È dovuto al fatto che nel momento in cui vanno in quarantena bambini, ragazzi e ragazze non possono andare a vaccinarsi. Abbiamo chiesto di far fronte a questo problema. I bambini non devono perdere l’appuntamento con il vaccino”. Ebbene, solo per questi ultimi, si chiarirà che non è necessario fare tamponi per stare in classe (e quindi le scuole, in questi casi, non devono più chiederlo). Ovviamente, fuori dalla scuola, gli stessi studenti dovranno limitare al minimo indispensabile altri contatti”.
Nello stesso tempo, per aiutare genitori e alunni si starebbe pensando a un vademecum per fare chiarezza sulle regole da rispettare sulla gestione dei casi positivi a scuola.