A sostenere la riforma Valditara sulla filiera tecnologico-professionale arrivano in queste ore due prese di posizione.
Una è quella di Ornella Cuzzupi, segretaria nazionale del sindacato UGL Scuola secondo cui “l’approvazione in via definitiva del DDL relativo alla riforma che introduce il nuovo modello 4+2 dell’istruzione tecnico professionale è il primo, concreto passo avanti per realizzare un modello d’istruzione più moderno e propositivo per gli sviluppi legati al mondo del lavoro e per le nuove generazioni”.
In tal modo, secondo Cuzzupi, si dà un contributo importante alla costruzione di una scuola “capace di rispondere alle esigenze della società e, soprattutto, capace di offrire dare ai giovani gli strumenti idonei per costruire un futuro basato sul lavoro e sul progresso”.
L’Ugl lancia anche un messaggio di ampio respiro alle parti sociali e alla politica in genere: “Abbiamo un’occasione, non sprechiamola dietro discussioni sterili e pregiudizi. La nostra responsabilità è altissima. Tocca a noi tutti, alla politica, ai tecnici del ministero, dare risposte concrete, pratiche e funzionali alle donne e agli uomini impegnati quotidianamente su questi fronti. Noi siamo pronti a confrontarci senza alcuna remora e senza alcun pregiudizio, ci siamo già rimboccate le maniche per costruire il futuro della scuola, per i nostri ragazzi, per il Paese”.
Alla Compagnia delle Opere piace in particolare la compartecipazione di imprese e scuole all’educazione e alla formazione delle giovani generazioni secondo il modello “4+2” e la nascita dei “campus”: tutto questo, sostiene la Compagnia, “rappresenta un’occasione importante per rispondere tanto al bisogno di professionalità adeguate del mondo del lavoro, quanto alla domanda di nuovi percorsi in grado di valorizzare i diversi talenti degli studenti, in relazione con tutti gli stakeholder del territorio”.
D’altronde ricorda la Presidente nazionale Andrea Dellabianca esempi concreti di questo modello sono già in atto: nella città di Milano, per esempio, quattro scuole e due aziende hanno dato vita alla Fondazione Edutecne, impegnata nella nascita dell’Istituto Tecnico Carlo Acutis, in filiera con tre Istituto tecnici superiori del territorio.
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