Dopo settimane (e forse anche mesi) che la maggioranza di Governo continua a dare per ormai concluso l’iter per l’approvazione della riforma sulla filiera tecnico-professionale, la giornata del 31 luglio potrebbe essere davvero decisiva.
L’ordine del giorno dei lavori della Camera prevede infatti la prosecuzione dei lavori sull’argomento e forse persino il voto finale.
Presentato a fine ottobre dello scorso anno, il disegno di legge pareva destinato ad essere approvato in poche settimane, ma, dopo il passaggio per la verità piuttosto rapido in Senato, alla Camera il percorso non è stato propriamente facile anche se era chiaro fin da subito che rispetto al testo approvato dal Senato non ci sarebbero state modifiche.
In pratica, settimana dopo settimana, si è arrivati alla fine di luglio ma il testo è sempre quello uscito dal Senato. Ed è anche per questo che non si comprende davvero perché sia stato impiegato finora tutto questo tempo.
Cosa prevede la riforma
Nelle intenzioni del Governo la riforma dovrebbe migliorare l’integrazione tra istruzione e mondo del lavoro favorendo un collegamento più stretto tra le scuole tecniche e professionali e le imprese, promuovendo stage, tirocini e collaborazioni che permettano agli studenti di acquisire competenze pratiche direttamente sul campo.
Anche i programmi di studio saranno rivisti e aggiornati per rispondere alle nuove esigenze tecnologiche e produttive, con un focus particolare sulle competenze digitali e sulle nuove tecnologie.
Sarà rafforzata la formazione dei docenti e le scuole potranno attivare contratti e rapporti di collaborazione con tecnici ed esperti esterni.
La riforma prevede anche la valorizzazione degli istituti tecnici superiori che saranno potenziati e resi più attrattivi.
Allo stato attuale non si sa nulla sui tempi del voto, anche perché non è ancora chiaro se l’Aula della Camera potrà seguire la procudura ordinaria o se dovrà passare attraverso il voto di fiducia.
Nella giornata del 31 luglio se ne potrebbe sapere qualcosa di più.
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