A riportarlo, a pochi giorni dal 17 maggio, giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, sono vari media esteri, tra cui il New York Post: una docente, in Florida, è al momento sotto accusa dal Dipartimento dell’Istruzione dello stato per aver fatto vedere ai propri alunni, di quinta elementare, il film animato Disney Strange World, di cui uno dei protagonisti è omosessuale.
L’insegnante, Jenna Barbee, ha difeso la sua decisione su TikTok, dicendo che ha fatto proiettare la pellicola per regalare ai propri alunni un momento di pausa. La donna ha spiegato che tutti i suoi alunni fossero in possesso dell’autorizzazione dei genitori per guardare film in cui è consigliata la visione insieme a un adulto.
@becomingabetterbarbee I am the teacher. Here is the truth. #indoctrination #disneymovie #disney #strangeworld #viraltweet ♬ original sound – Jenna Lynn
Un genitore ed un membro del consiglio di amministrazione della scuola, però, non hanno gradito il tutto: da qui la segnalazione al Dipartimento dell’Istruzione dello stato per indottrinamento. Barbee è ora sotto inchiesta per potenziali violazioni della cosiddetta legge “Don’t say gay” del governatore repubblicano Ron DeSantis, che vieta gli insegnamenti sul genere e l’identità sessuale agli studenti nelle scuole pubbliche della Florida.
L’insegnante si è difesa anche dicendo di aver mostrato il film perché incorporava lezioni sulla scienza della terra e sugli ecosistemi che i suoi studenti stavano imparando come previsto dal programma. Ha anche detto che il film include lezioni sociali ed emotive come “superare le differenze, diffondere gentilezza, comunicazione e inseguire i propri sogni”.
La difesa della docente
“Un personaggio del film è LGBTQ? Assolutamente. È per questo che l’ho mostrato? No. Ho molti studenti di quinta elementare che sono venuti da me quest’anno molto prima di mostrare questo film parlando di come anche loro fanno parte di questa comunità. Non spingere nulla, solo accettare. Questo è ciò che faccio.”
“Non è compito di un insegnante imporre le proprie convinzioni a un bambino” – è stato detto in una riunione del consiglio di amministrazione della scuola – “consentire che vengano mostrati film come questo apre una porta a conversazioni che non hanno posto nelle nostre classi”.
Tuttavia, Barbee ha detto che i suoi studenti non hanno pensato nulla del personaggio gay fino a quando non sono iniziate le indagini e sono stati interrogati uno per uno dagli investigatori statali.
“Vi rendete conto del trauma che ciò causerà ad alcuni dei miei studenti?”, ha detto Barbee. “Alcuni di loro riescono a malapena a venire a conversare con me, e si stanno appena mettendo a proprio agio con me, e ora un investigatore va ad interrogarli. Ma stiamo scherzando?”.
Sempre in Florida il licenziamento della docente che ha mostrato il David di Michelangelo in classe
Qualche settimana fa ci siamo occupati dell’eclatante caso, che ha coinvolto un’altra scuola in Florida, della docente di storia dell’arte che ha mostrato in classe delle immagini del David di Michelangelo, costretta a dimettersi dall’amministrazione dell’istituto, la Classical School di Tallahassee, dopo le lamentele di alcuni genitori.
Due genitori hanno lamentato di non essere stati avvisati in anticipo dei contenuti “controversi” della lezione, un’altra madre ha accusato la scuola addirittura di “pornografia”, dicendosi “sconvolta” che suo figlio “abbia dovuto vedere quelle immagini”.
Bishop ha detto che, in base al regolamento della scuola, gli insegnanti sono tenuti ad avvisare con due settimane di anticipo eventuali contenuti didattici “controversi”. “I diritti dei genitori sono di primaria importanza e questo per tutelare gli interessi di tutte le famiglie”, ha detto alla stampa.
Sono “veramente amareggiata”, aveva commentato la preside e insegnante Carrasquilla, che lavorava alla scuola da soli due anni. La Tallahassee Classical School è legata al conservatore Hillsdale College del Michigan.
La donna, poi, il 29 aprile, è stata accolta dal sindaco di Firenze Dario Nardella e dalla direttrice della Galleria dell’Accademia fiorentina Cecilie Hollberg. Il primo cittadino aveva invitato la docente pubblicamente a visitare la città qualche giorno dopo la diffusione della notizia del suo licenziamento.