Nel suo nuovo film, “Un bacio”, Ivan Cotroneo si immerge nel mondo dei liceali, tra i disagi dell’adolescenza, il bullismo, l’omofobia, raccontati attraverso la storia di tre ragazzi considerati “diversi”.
I protagonisti sono tre sedicenni, Lorenzo, Blu e Antonio: il primo, gay, è sicuro di sé e pieno di vita, poi c’è la ragazza che è forte ma emarginata dalle compagne, l’ultimo è il più fragile e confuso. La loro amicizia li aiuta a resistere all’isolamento in cui vengono relegati dai coetanei e dagli insulti che ricevono ogni giorno sui social network.
“Non c’è soltanto un bullismo legato all’orientamento sessuale, c’è un bullismo sessista, legato al ceto sociale, legato all’apparenza fisica delle persone, o, come nel caso di Antonio, legato alla presunta o meno intelligenza”: lo ha spiegato lo stesso regista alla stampa.
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Gli attori sono tutti e tre emergenti e con Cotroneo hanno girato l’Italia, e continueranno a farlo, per incontrare i ragazzi delle scuole e parlare con loro di questi temi: “Questo film vuole parlare ai ragazzi del non avere paura, di possibilità che possono trovare nel corso della vita, ed era giusto farlo dando la possibilità a tre ragazzi di stare sul manifesto di un film. Quello che noi non possiamo raccontare ai ragazzi, purtroppo, è che una volta passata la fase dell’adolescenza gli insulti che sono così frequenti tra di loro e che sono presenti nel film, cioè frocio e troia, non esisteranno più. Sono degli insulti che loro vedono usati fra gli adulti, sono gli insulti omofobi e sessisti che rovinano la vita anche di persone adulte”.