Sono 3.730 gli Ata che verranno assunti a tempo indeterminato con nomina giuridica dall’a.s. 2013/14e decorrenza economica dal 1° settembre 2014.
La conferma di quanto già anticipato in sede sindacale è contenuta nella nota prot.n. 2420 del 14 marzo 2014 che anticipa il decreto in corso di emanazione.
Alla nota è anche allegata la tabella analitica che evidenzia, per ciascuna provincia e profilo professionale, la ripartizione del numero massimo di assunzioni da effettuare.
Le assunzioni riguardano tutti i profili Ata, compresi i Dsga, che saranno 60.
Per le altre posizioni, le assunzioni più corpose riguardano gli assistenti amministrativi, con 2.316 posti, seguiti dagli assistenti tecnici (819) e dai collaboratori scolastici (510). 7 invece saranno i cuochi, mentre 6 gli addetti aziende agrarie, i guardarobieri e gli infermieri.
Al contingente totale dovranno essere detratti, come inizialmente previsto, i posti destinati al personale docente inidoneo alla propria funzione ma idoneo ad altri compiti che ha presentato domanda per transitare nei ruoli Ata.
Quindi, in via prioritaria si darà corso alle assegnazioni per gli inidonei, e solo successivamente alle nomine degli Ata utilizzando esclusivamente le graduatorie vigenti nell’a.s. 2013/2014.
I tempi per le assunzioni sono stretti, perché tutto il personale interessato dovrà poter presentare la domanda di mobilità secondo il vigente contratto sulla mobilità per ottenere la sede di titolarità dall’a.s. 2014/2015.
Per il personale neo nominato, attualmente in servizio con contratto a tempo determinato, il periodo di prova decorre dalla data di sottoscrizione del contratto a tempo indeterminato, trattandosi di nomina con decorrenza giuridica dal 1° settembre 2013.
È anche possibile stipulare, ricorrendone i requisiti e le condizioni, contratti in regime di part-time.
Infine, il Miur precisa che le nomine a tempo determinato disposte ai sensi dell’art. 40, cioè fino alla nomina dell’avente diritto, devono essere trasformate in contratti a tempo determinato fino al termine dell’anno scolastico o fino al termine della attività didattiche, considerato che contestualmente si procede alle immissioni in ruolo del personale inidoneo che ha fatto richiesta di transitare nei ruoli Ata.
Tutto sommato positivo è il giudizio dei sindacati.
Per la Flc Cgil “Finalmente, dopo oltre un anno di battaglie, si ottiene un risultato, che restituisce totalmente i posti spettanti ad amministrativi e tecnici, con retrodatazione giuridica al 2013.
Il contingente è stato, infatti, riequilibrato a beneficio di questi due profili che erano stati esclusi dai ruoli per circa due anni. Il risultato è stato ottenuto anche grazie alle azioni stringenti che abbiamo intrapreso, tenendo sempre alta l’attenzione su questa emergenza e ripristinando un diritto sacrosanto alla stabilizzazione di questi lavoratori, che attendevano il ruolo dopo anni di precariato”.
“Rimane – conclude i Sindacato – il nostro giudizio negativo, invece, sulla decorrenza economica che avevamo chiesto dal 2013/2014 e della decorrenza del periodo di prova dal contratto in essere, che il Ministero non ha voluto prendere in considerazione.”