La situazione finanziaria delle scuole è ormai fuori controllo e anche al Ministero ne stanno prendendo atto anche se, almeno per ora, non si intravvedono soluzioni credibili.
Al contrario le voci che stanno circolando fanno pensare a rimedi peggiori del male.
Con un comunicato del 12 aprile, per esempio, Flc-Cgil fa sapere che con la legge di assestamento di bilancio che verrà approvata nei prossimi mesi potrebbero essere stanziati un po’ di soldi per iniziare a cancellare i residui attivi, ossia i crediti che le scuole vantano nei confronti del Ministero.
Fin qui la notizia sembra buona, ma la Flc aggiunge un particolare: pare che il Ministero sia intenzionato a far arrivare soldi alle scuole che hanno nei propri bilanci consistenti residui passivi (somme cioè che la scuola non ha ancora pagato a causa di mancanza di fondi).
Nel concreto questo significa che le scuole che in questi anni hanno liquidato spese di supplenza o compensi accessori al personale interno usando altri fondi come anticipazione potrebbero essere penalizzate in quanto nei loro bilanci non vi sono residui passivi degli anni precedenti.
Al contrario chi non ha pagato supplenti e personale interno ha tuttora nei bilanci residui passivi più o meno consistenti e quindi potrebbe beneficiare delle future assegnazioni finanziarie.
Insomma, paradossalmente le scuole “virtuose” potrebbero essere penalizzate e ancora una volta non vi sarebbe alcuna certezza sull’avvio di un serio e sistematico piano di rientro generalizzato.
Intanto nei prossimi giorni arriveranno alle scuole un po’ di fondi che serviranno a rimpinguare le casse e a garantire le spese essenziali: ci saranno 580 milioni di euro per il fondo di istituto e 30milioni per le ore eccedenti prestate in sostituzione dei colleghi assenti per l’a.s. 2009/2010.
Nelle prossime settimane dovrebbero invece essere distribuiti 36 milioni derivanti dalla legge 440/97 per l’ampliamento dell’offerta formativa (in pratica si tratta di 3-5 mila euro per ciascuna scuola, a seconda delle dimensioni della scuola scuola stessa)
Nulla di nuovo infine per le spese di funzionamento didattico e amministrativo: anche per quest’anno le scuole dovranno garantire i servizi essenziali senza poter disporre di fondi certi.
Come si ricorderà qualche tempo fa il ministro Gelmini aveva annunciato che per questa voce potrebbero arrivare 10milioni di euro: a conti fatti meno di mille euro per ciascuna istituzione scolastica.