Su dieci punti, che interessano la scuola, il Ministero della pubblica istruzione ha sintetizzato le novità della Finanziaria 2008, composta di 126 articoli, il cui disegno di legge è stato approvato dal Consiglio dei ministri.
Con il taglio del 10 per cento dei rimborsi ai partiti politici, il Governo intende finanziare i Ministeri della pubblica istruzione e delle infrastrutture per provvedere alla messa in sicurezza degli edifici scolastici. Inoltre, fermo restando che il testo della Finanziaria potrebbe ancora subire delle modifiche, cento milioni di euro andranno al funzionamento delle scuole, somma che va a sommarsi a quella di 154 milioni di euro stanziati nel decreto-legge.
Nella nuova Finanziaria si confermano i 220 milioni di euro per i corsi di recupero, scuole aperte il pomeriggio, sezioni primavera e educazione agli adulti.
Per quanto riguarda il rimborso delle spese per l’auto-aggiornamento da parte degli insegnanti, problema che ha creato non poche questioni dopo l’emanazione della direttiva n. 70 del 17 giugno 2002 concernente “Criteri e modalità rimborso spese di auto-aggiornamento sostenute dal personale docente”, la Finanziaria prevede la detrazione, dalla dichiarazione dei redditi, nella misura del 19 per cento delle spese sostenute dall’insegnante e debitamente documentate, fino ad un importo massimo di 500 euro.
Sul piano della precarietà arrivano segnali positivi con l’aumento di assunzioni per 10.000 unità del personale Ata in più, che vanno a sommarsi alle altre 20.000 già previste nella precedente Finanziaria, di cui già 10.000 nominati per questo anno scolastico.
Quella che potrebbe definirsi una bella notizia riguarda i diversamente abili, che in questi giorni hanno affrontato dibattiti e proteste per tagli dell’organico per il sostegno. La Finanziaria 2008 parla di un aumento di posti dell’organico di diritto degli insegnanti di sostegno, che da 48.000 passeranno a 65.000.
Altro importante punto del decalogo di Fioroni concerne l’azzeramento della clausola di salvaguardia per il 2007 che prevedeva un taglio automatico di risorse da parte del Ministero dell’Economia contemporaneamente all’eccesso di spesa rispetto agli obiettivi di contenimento.
Per l’obbligo di istruzione con il decreto legge vengono assegnati alla scuola 304 milioni di euro, per il recupero scolastico e il miglioramento dell’offerta formativa, mentre 150 milioni di euro sono destinati per il sostegno alle famiglie contro il caro scuola e per favorire l’assolvimento dell’obbligo di istruzione fino a 16 anni.
In definitiva, relativamente agli organici, non vi sarà nessuna ulteriore riduzione del personale della scuola e verrà diluito in tre anni (2008/2010) l’obiettivo di razionalizzazione fissato nella precedente Finanziaria.
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