Nella legge finanziaria proposta dalla giunta provinciale di Bolzano all’art. 9 comma 2 c’è scritto quanto segue: “a decorrere dall’anno scolastico 2013/2014 le ore d’insegnamento del personale docente, previste dai vigenti contratti collettivi ed ordinamenti provinciali, sono calcolate su base di sessanta minuti, a prescindere dalla durata dell’unità didattica fissata.
Nel rispetto delle settimane d’insegnamento previste dal calendario scolastico le ore d’insegnamento costituiscono un contingente riferito all’intero anno scolastico. Le attività, per le quali possono essere utilizzate le predette ore d’insegnamento, sono disciplinate con contratto collettivo provinciale e, fino alla determinazione con contratto collettivo provinciale, con delibera della Giunta provinciale. A decorrere dall’anno scolastico 2013/2014 non trovano più applicazione i contratti collettivi ed altre disposizioni provinciali contrastanti con il presente comma”.
C’è anche da tenere conto che il calendario scolastico della provincia di Bolzano è passato negli ultimi anni, da 33 settimane alle 35 del 2011, con la minaccia di arrivare per il prossimo anno scolastico a 36 settimane di lezioni.
Il Pd Alto Adige è riuscito comunque a far stralciare l’articolo 9.2 che riguardava una nuova regolamentazione dell’orario di lavoro per gli insegnanti.
Come possiamo vedere l’idea di aumentare l’orario di servizio settimanale dei docenti delle scuole secondarie, a parità di salario, non è un’idea estemporanea e frutto di un momento di smarrimento del ministro Profumo, ma piuttosto sembrerebbe essere un obiettivo di risparmio di spesa che prima o poi dovrà essere attuato
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