Sono più di 90 gli emendamenti alla legge finanziaria proposti dall’Associazione Nazionale dei Comuni italiani.
Alcuni riguardano anche la scuola.
Innanzitutto c’è la questione della tassa per la raccolta dei rifiuti (la TARSU) che in questi anni ha provocato un contenzioso pressochè infinito fra scuole e Comuni. L’Anci propone che nella legge venga inserito un piccolo – ma significativo – inciso: "L’onere relativo al pagamento della tassa o tariffa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni alle scuole non rientra tra le spese varie d’ufficio di cui all’articolo 3, comma 2, della legge 11 gennaio 1996, n. 23".
L’Anci chiede che a partire dal 2003 il bilancio del Miur venga ridotto di 40 milioni di euro all’anno; inoltre – poiché c’è da regolare il pregresso degli anni 1999/2000 e 2001 – il Miur dovrebbe trasferire ai Comuni altri 120 milioni di euro rateizzati in due annualità, sempre a partire dal 2003.
Per quanto riguarda poi l’art. 22 della legge – quello interamente dedicato alle misure di razionalizzazione del sistema scolastico – l’Anci chiede che il 6° comma (quello dedicato al problema dei posti di sostegno) sia completato con la frase "fermi restando i livelli di prestazione complessivamente garantiti nell’anno scolastico 2002/2003".
"La riduzione di personale statale – spiega l’Anci nelle motivazioni addotte nel chiedere tale modifica – fa immediatamente aumentare la richiesta di intervento dei servizi comunali, che nonostante non siano sostitutivi comunque rappresentano per famiglie e scuole autonome l’unica possibilità di intervento alternativo".
Infine l’Anci propone anche che gli appalti con ditte esterne possano riguardare anche non solo i servizi di pulizia ma anche quelli di vigilanza.
"La riduzione del numero dei collaboratori scolastici per l’affidamento dei servizi di pulizia a ditte di appalto – spiega infatti l’Anci – specialmente nelle piccolissime realtà potrebbe non garantire lo svolgimento di tutti i compiti del personale; pertanto l’assunzione di alcune funzioni aggiuntive da parte delle ditte, consentirà al personale presente di poter assicurare lo svolgimento dei compiti non delegabili, quale ad esempio l’assistenza di base ai disabili".