I docenti sono chiamati per l’intero anno scolastico a sostenere un lavoro, in termini di tempo e impegno mentale, molto faticoso. A fine quadrimestre però si raggiunge il top.
Progettare una programmazione didattica e soprattutto svolgerla durante l’anno scolastico, non è affatto una cosa semplice. Il docente è chiamato a preparare, accuratamente e tenendo conto della realtà della classe, la lezione da proporre. È chiamato anche a pensare al metodo didattico da attuare, al fine di ottenere il migliore risultato possibile. Il docente deve elaborare le prove di verifica scritta, le griglie di valutazione della stessa e poi c’è da correggerle. Per la correzione delle verifiche scritte, l’insegnante impiega molto tempo, anche per il fatto che le classi sono di media 5 o 6 con una media di almeno 25 alunni per classe. Quindi si tratta di correggere e valutare una cosa come 130 compiti al mese, oltre a dovere valutare l’alunno anche all’orale. Nel mentre il docente è impegnato sul fronte didattico, ci sono da svolgere anche le attività collegiali. Tra dipartimenti, consigli di classe, collegi docenti e i rapporti scuola-famiglia sono previste 80 ore annue, che molti docenti giurano di superare abbondantemente.
Adesso con l’introduzione obbligatoria, permanente e strutturale della formazione dei docenti, ai sensi dell’art.1 comma 124 della legge 107/2015, l’impegno lavorativo dei docenti viene reso più gravoso con l’obbligo di frequentare corsi di aggiornamento e formazione durante l’anno scolastico. Ci sono giornate dove un docente è chiamato a svolgere 5 ore di servizio nelle classi la mattina, per poi riprendere il pomeriggio con un corso di formazione di 5 ore, un impegno lavorativo di 10 ore, che non consentono al docente nemmeno il rientro a casa per il pranzo. Ci sono dei momenti dell’anno scolastico dove lo stress e l’impegno orario del docente è raddoppiato, per esempio alla fine del quadrimestre. Proprio in questo periodo c’è, per le scuole che utilizzano il classico quadrimestre, la chiusura del primo quadrimestre, infatti entro il prossimo 31 gennaio 2017 si chiude la prima fase dell’anno scolastico con gli scrutini intermedi. Questa scadenza impone ai docenti tempi ristretti per svolgere le correzioni delle verifiche e per concludere le verifiche orali.
Ma questo è anche periodo di Open day per presentare l’offerta formativa della propria scuola, visto che entro il 6 febbraio 2017 scadono i termini di iscrizione, per cui i docenti hanno anche l’impegno di partecipare attivamente all’orientamento dei futuri iscritti.
Le 24 ore di una giornata spesso non bastano per fare tutto e farlo bene, sarà anche per questo che la categoria degli insegnanti è tra quelle più a rischio sindrome burnout dovuto ad un processo di stress provocato dagli eccessi del mondo del lavoro.
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