Addio scuola, mirifica promessa d’un sogno ameno e leggiadro, speranza d’un miglior futuro che realizzar probabilmente si potrà, sorgente di ferrea cultura che, con dirompente volizione, non discopre che l’intrepido viluppo dell’essenza di ciò ch’è: magnifico rifugio dell’anima errabonda ed irrequieta…
Addio carissime scale, che direttamente alla più pregevol classe conducete, da me sovente percorse con animo fulmineo e celermente repentino, speditamente lesto, eccezionalmente rapido e gravato, parimenti, dall’ingente peso dell’estremamente carco zaino!
Addio mia amata aula, emblematico luogo ch’al tremul arrembar della vita ci educa, continuamente e mirabilmente pervasa d’amicizia e cooperazione, sollazzo e riso, soave fragor e regnante silenzio.
Addio audaci finestre, che la vezzosa infinità del mondo c’indicate, permettendoci di comprender davver che l’unico limite ai nostri sogni è proprio quell’immensa avvenente vastità…
Ancor addio carissimi banchi e sedie, voi ch’adiuvate a restar seduti pur permettendo d’alzarsi, sognando e vivendo appieno meravigliose avventur ch’il desolato cor allegrano!
Addio anche a te, fragorosa mirabil porta che con leggiadro vigor congiungi la nostra splendida aula al gaudio dell’intera scuola e, al cambio dell’ora, soltanto lieto tripudio susciti sui nostri già ilari volti giubilanti…
Addio lavagna interattiva multimediale, tu che ci consenti d’esplorar il mondo, di comprenderne la storia, i luoghi, i pregi, i difetti e tutto quanto la nostra badial e ferrea fantasia ci permette d’anelar.
Addio lavagna su cui non scriviamo che l’audacia e la bellezza dei nostri sogni, che realizzar sol si potranno grazie ai numerosi concetti ch’apprender possiamo.
Addio anche a voi, superbi gessi ed etereo cancellin, graziosamente amabili e al contempo eccezionalmente utili, giacché sol grazie a voi possiamo scriver il nostro futuro, decidendo anche di cancellare, se necessario, le eventuali aberrazioni.
Addio arditamente destri collaborator esimi, voi, che, permeati d’ inaudita e singolar maestria, mirabilmente coadiuvate onde magnificamente l’intera scuola possa funzionare, suscitando, in tal modo, brioso e lieto giubilo in noi.
Addio, miei carissimi compagni, ininterrottamente pervasi d’animo di collaborazione, coadivazione e fervido e brioso spirto d’ausilio. Indubbiamente, credo che l’amistà nata in quest’anno non decorrerà, giacché è un legame ch’immobile nel Tempo e nello Spazio non resta, ma ch’ in eterno perdura.
Addio Illustrissimo ed Eccellentissimo Dirigente, lei, che, carco d’insueta ed ammirevol valentia, sublimemente assolve all’ assai arduo compito di presiedere e dirigere la nostra magnifica scuola, grazie, eziandio, alla sua rilevante ed ingentemente affabile cordialità ed incessante disponibilità. Addio, paradigmatici ed encomiabil professori, voi che, colmi di ragguardevol e leggiadra virtù, pregevol dedizione e considerevol pazienza, amenamente ci insegnate a perseguire il vero Sapere epistemicamente Assoluto, soltanto grazie al quale potremo raggiunger i nostri obiettivi.
Vi ringrazio infinitamente, giacché mai, se non in Voi, la perfezion giunse a simil Apogeo.
Anna Pia Mazzeo
Classe III B Istituto Comprensivo
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