Quasi tutti i cancelli delle scuole delle regioni d’Italia sono chiusi e gli studenti e le studentesse possono iniziare ad andare in vacanza per tutta la stagione estiva. Tutto regolare, se non fosse che alcuni genitori hanno avviato una petizione per allungare la fine della scuola fino ai primi di luglio.
“Ma quale professione al mondo prevede che si stia a casa 90 giorni consecutivi? Si parla tanto di parità, gender gap, inclusività e poi lo Stato lascia i bambini a casa tre mesi? E dove dovrebbero stare questi ragazzini per tutto questo lungo, caldo, inoccupato periodo? A foraggiare improvvisati centri estivi a suon di 150 euro a settimana? E chi non può permetterselo cosa fa? Chi resta a casa con loro sono le mamme. E io che devo lavorare come faccio?”
Sono questi gli interrogativi che si pone Valentina, una mamma che ha lanciato una campagna social per promuovere una raccolta firme in cui si chieda al Governo spostare la fine della scuola almeno ai primi di luglio.
L’allungamento delle giornate scolastiche inciderebbe anche e soprattutto sui docenti che in questo modo devono continuare a svolgere le lezioni fino ai primi di luglio, per poi procedere con scrutini e tutto, lavorando quindi fino a luglio inoltrato.
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