Finita la scuola, ora che faccio? Tanti ragazzi se lo chiedono, ma solo una minoranza ha le idee chiare sul suo futuro. Gli altri seguono percorsi spesso decisi sulla base di elementi esterni a lavoro. Contano spesso gli studi, il ceto sociale e la famiglia. A La Stampa parla Grazia Fassorra, responsabile Formazione dell’ANP: “La questione fondamentale per i ragazzi è capire i propri interessi. Una delle ragioni dell’alto tasso di dispersione scolastica è non aver capito che cosa si vuole fare da grandi”.
DOCENTI – “I diplomi hanno lo stesso valore e permetono di accadere alle università. Gli studenti devono capire che cosa vogliono, ma devono essere i docenti ad aiutarli, a scoprire i loro talenti. L’alternanza scuola/lavoro che obbliga le scuole a far lavorare i ragazzi è stata una scelta importante. Gli studenti si mettono alla prova, entrano nella realtà. Per migliorare l’orientamento degli studenti – conclude Fassorra – occorre garantire la continuità didattica, la possibilità degli studenti di aver prof che instaurino un rapporto duraturo con loro”.
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