Attualità

Finlandia felix. Lo dice l’Onu nella classifica planetaria

Nella classifica annuale dei Paesi più contenti del pianeta stilata dall’Onu, basandosi su reddito, salute, istruzione, lavoro, aspettative di vita, stato sociale (ma anche quelli relativi alla corruzione, alla libertà, alla fiducia nelle istituzioni e all’inclusione), la Finlandia ha guadagnato la prima posizione scalzando Norvegia e Danimarca. Anche gli immigrati nel sondaggio.

“Eppure il Pil pro capite è più basso rispetto ai Paesi nordici vicini ed è nettamente inferiore a quello degli Usa. I finlandesi sono bravi a convertire ricchezza in benessere. Nei Paesi nordici si pagano le tasse più alte del mondo ma c’è molto consenso nel pagarle perchè vengono percepite come un investimento nella qualità della vita di tutti”.

Istruzione e cultura

Dunque Finlandia felix che primeggia pure nella istruzione e nella cultura: “La Finlandia investe molto nella formazione con un sistema di istruzione tra i più apprezzati del mondo: bambini a scuola a 7 anni, pochi compiti a casa, un solo esame a 16 anni. Ci sono 17 università e 27 istituti superiori di istruzione professionale, tutti finanziati dal governo locale e centrale, non ci sono tasse scolastiche o universitarie. Più del 67 per cento dei finlandesi di età lavorativa ha almeno una qualifica professionale, e il 17 per cento ha conseguito un titolo accademico. Ci sono più 1.000 biblioteche pubbliche su tutto il territorio nazionale e un finlandese medio prende in prestito 20 libri all’anno. Si leggono anche molti giornali. Ci sono più di 200 quotidiani con una diffusione globale di 3,2 milioni di copie e circa 3.500 periodici”.

L’Italia al 47° posto

Aspettiamo, ma ci vorrà molta pazienza, di raggiungere i finlandesi. Cosa impedisce all’Italia di essere quantomeno appaiata non si capisce, anzi, forse lo capiamo così bene che non ci vogliamo credere, visto che noi siamo al 47esimo posto dell’Indice di Felicità, uno in più rispetto allo scorso anno. Tuttavia più infelici di tutti sarebbero: Burundi, Ruanda, Yemen, Tanzania, Sud Sudan e Repubblica Centrafricana dove si vive peggio che in Siria.

Pasquale Almirante

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