Sul programma di governo che vedrebbe il nuovo presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi intenzionato ad allungare il calendario scolastico e colmare le migliaia di cattedre vuote, si è espresso l’ex ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti.
“Apprendo con piacere dai giornali l’impegno già espresso dal Presidente Draghi nel riportare la Scuola al centro delle politiche sociali” – dichiara Fioramonti – non posso fare a meno di far notare che i numeri che ha menzionato il presidente Draghi sono la cima dell’iceberg perché lui ha parlato di 10 mila cattedre vacanti mentre noi sappiamo che le cattedre sono molte ma molte di più: quando si renderà conto della devastazione negli anni precedenti, forse si metterà le mani nei capelli perché capirà che la situazione è molto più grave di quanto immagina”.
“Per quanto riguarda il prolungamento dell’anno scolastico – continua Fioramonti – io gli consiglierei, prima di realizzarlo o mettere in campo delle misure in questo senso di consultarsi con chi sarà il suo ministro o la sua ministra dell’Istruzione oltre che consultarsi con il mondo della scuola perché con tutte le difficoltà della didattica a distanza non è che si può considerare il periodo della DAD come completamente perso”.
“Se ci sarà un prolungamento dell’anno scolastico – conclude Fioramonti – è importante che non venga percepito dalla scuola come un’iniziativa calata dall’alto da parte, magari, anche di figure che di scuola capiscono poco ma che sia qualcosa di condiviso con il mondo della scuola.”
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