Lorenzo Fioramonti è un deputato della Repubblica italiana e, per aver visitato una scuola finlandese, si è perdutamente innamorato del sistema-scuola nord europeo. Vuole addirittura trasferirlo qui in Italia! Una sorta di traslazione di modelli educativi, didattici e pedagogici. Una cosa senza troppo impegno: direttamente dalla Finlandia all’Italia. Lorenzo Fioramonti si chiama.
È un gran pensatore: di quelli che si autoconvincono della bontà delle loro idee; di quelli che passano con facilità dalla militanza a sinistra al M5S; di quelli che pensano di poter raccontare la scuola finlandese leggendo un articolo di un anno fa; di quelli che mescolano – senza ritegno – “sperimentazione sociale, digitalizzazione dei trasporti e politiche sociali con la filosofia educativa”. Egli pensa che il clima della Finlandia sia identico a quello dell’Italia. Poi pensa che gli edifici scolastici finlandesi siano strutturalmente identici a quelli italiani. Inoltre, pensa che importare un modello educativo possa prescindere dalla cultura di un popolo. Insomma, costui pensa che la scuola italiana sia tutta da ricostruire a immagine e somiglianza della scuola finlandese. Insomma, il signor Fioramonti, senza saper né leggere né scrivere, ha twittato!
E’ stato il suo primo tweet da sottosegretario. Un tweet più simile ad un minestrone ribollito che ad altro… Il ragazzo, probabilmente, non ha riflettuto a sufficienza, lanciandosi in una proposta insensata. Peccato che abbia perso un’occasione per tacere! Che poi, le ultime notizie lo davano in Sud Africa, impegnato ad insegnare nell’Università di Pretoria, ma si sa, il sud Africa e la Finlandia sono confinanti…
Dicevo prima “senza saper né leggere né scrivere” perché nulla di quanto proposto da Fioramonti è stato scritto nel contratto di governo Lega-M5S quindi è evidente che il nostro lungimirante deputato non sappia leggere. Riguardo alla scrittura, poi, non mi pare di aver mai letto alcun articolo scientifico, né alcun trattato ad opera del medesimo dunque, preferendo i tweet, è evidente che sia poco avvezzo alla scrittura. Certo, “Presi per il PIL” era il libro che lo aveva reso famoso in ambito 5S, ma un filosofo che scriva di economia non è poi il massimo delle aspirazioni e una casa editrice che si chiama l’Asino d’Oro… non m’appassiona.
Ma per essere stato folgorato da una scuola finlandese, deve certamente avere un’ottima memoria visiva. Ecco, gli consiglio di usare bene questa dote innata. In questo modo avrà la possibilità di focalizzare la sua attenzione sulla miserrima fine di Renzi che è stato solo l’ultimo in ordine di tempo a “giocare” con la scuola italiana!
Conviene tenere bene a mente il nome di chi vuole trasformare l’Italia in Finlandia: Lorenzo Fioramonti si chiama!
(nell’immagine, la fantastica migrazione del falco pecchiaiolo)
Bianca Maria Cartella