Il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, in partenza per Milano dove il piccolo Leonardo è precipitato venerdì nella tromba delle scale della scuola elementare Pirelli morendo all’ospedale Niguarda, si è espresso così a margine del convegno Patto per la ricerca a Roma: «Ovviamente le tragedie accadono, ma in un Paese in cui tante scuole sono in difficoltà, il personale è sottopagato e insufficiente, le strutture non sono adeguate, non si può fare a meno di pensare che se avessimo investito in maniera diversa qualche tragedia forse ce la saremmo potuta evitare. Ritengo – ha aggiunto – che quello che è successo sia un lutto per tutta la scuola italiana».
Fioramonti con il Patto per la ricerca porta a Milano anche la sua idea di scuola più vicina al made in Italy e all’innovazione: «Speriamo possa concretizzarsi in misure reali e specifiche il più presto possibile. Oggi, ha aggiunto, comincia il dialogo sul patto con l’industria e altri attori, ma in modo informale era partito da mesi». Sullo sfondo però, ricorda il ministro, c’è il dramma di questo Paese, che lascia emigrare i suoi ricercatori: «Non possiamo più permetterci questo imbarazzo nazionale: ogni volta che un ricercatore lascia l’Italia regaliamo a un altro paese 250mila euro che sono stati spesi per la sua formazione».
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