Giovanni Boda, dirigente del Miur, ha tentato il suicidio dopo avere saputo di essere indagata per corruzione. Un fatto che ha scosso il mondo della scuola e che rimane inspiegabile soprattutto per chi la conosceva bene, come l’ex ministro Fioramonti il quale, intervistato dal Messaggero, ha sottolineato non solo che era una donna solare e preparata ma pure profondamente dedita al suo lavoro.
«Da almeno venti anni in forza al Miur, di lei posso dire che era una persona solare, completamente dedicata agli studenti. Era a capo della Direzione degli studenti, si occupava con cura di tutti gli eventi dedicati a loro, da Libera a Falcone».
«Era innamorata del suo lavoro, parlava solo dei ragazzi. Mi colpiva di lei, che era sempre incuriosita, sempre pronta a fare di meglio. Chiunque l’ha conosciuta dirà lo stesso, sorridente, disponibile, piena di idee pur di fare al meglio il proprio lavoro».
«Non conosco niente dell’indagine- dice ancora Fiormaonti al Messaggero- ma andiamoci cauti, non so se Giovanna abbia commesso gli atti a lei contestati. Trovo però disdicevole il modo in cui alcuni hanno trattato la vicenda, puntando più sul gossip».
Già Direttore generale degli studenti, Fioramonti poco prima delle dimissioni l’ha nominata “capodipartimento a dicembre. Per il suo stile, la sua voglia di fare, pensavo potesse essere di stimolo per tutti gli altri. Quando la vedevo al lavoro da oltre 12 ore le dicevo: ricordati che hai una figlia, vai a casa, dimentica il lavoro, stacca»
Una vita dedicata al lavoro, dice ancora l’ex ministro e «Così mi sono trovato a scegliere ancora lei per un nuovo incarico importante, avevo indetto una call interna si era candidata, erano in tre, aveva tutti i requisiti, era tra i più capaci, si sapeva. Stiamo parlando di una donna che aveva la carica di commendatrice, onorificenze mai viste, riconoscimenti ricevuti da molte cariche dello Stato».
«Faceva la spola tra ministero e Quirinale era un trade d’union molto stimato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Non è un caso che la mia promozione sia stata confermata poi sia dalla Azzolina sia da Bianchi».
«Era molto amata, non ho mai sentito niente di diverso. Credo lavorasse da una vita al Miur. Chi si occupa di Scuola avrà avuto modo di interagire con lei in tante occasioni, per gli innumerevoli progetti dedicati agli studenti di tutta Italia, per iniziative di sensibilizzazione alla cultura della legalità, fino alle iniziative emergenziali dei terremoti di L’Aquila ed Amatrice. Spero si salvi, sono vicino alla sua famiglia».