Oggi il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è stato ad Avellino, per intervenire alla cerimonia di apertura delle celebrazioni per il centenario della nascita di Fiorentino Sullo, scomparso a Salerno il 3 luglio del 2000.
Aveva 79 anni (era nato il 29 marzo 192),Fiorentino Sullo, e fu eletto in Parlamento alla Costituente e poi ininterrottamente fino alla sesta legislatura nel 1976. Dopo una pausa dallo Scudo crociato fu quindi rieletto deputato nella nona legislatura, dall’83 all’87. Fu ministro dei Trasporti, dei Lavori Pubblici, della Pubblica Istruzione negli anni della contestazione giovanile e si deve a lui, nel 1968, la riforma degli esami di maturità, quelli che dovevano avere una durata sperimentale di solo qualche anno, ma si protrassero fino all’avvento di Luigi Berlinguer.
Fu una scelta coraggiosa, portare solo quattro materie orali, e due scritti, ma fu anche coraggiosa l’altra riforma, quella universitaria, che consentiva a tutti i diplomati di entrare in tutte le facoltà. Prima infatti la scelta era obbligata in base all’Istituto di provenienza. Solo chi usciva dal liceo classico aveva piena disponibilità di accesso, per tutti gli altri c’era sbarramenti.
Sullo ha avuto un ruolo non indifferente all’interno della Dc, contribuendo a costruire una leadership nazionale e preparando la svolta di centrosinistra e dunque l’ingresso del socialismo democratico nel Governo, ma anche mettendo in primo piano l’esigenza di modernizzazione civile e culturale.
E infatti nel ’68, nonostante Dc lo sostenesse poco al ministero dell’Istruzione, costringendolo poi alle dimissioni, mise in atto quella riforma degli esami di maturità che ha accompagnato i nostri ragazzi fino al 1999. Nel 1976 si stacca dalla Dc e nel ’79 si candida nel Psdi. Rientra nella Dc e viene rieletto deputato nell’83.
Tuttavia forse in pochi sanno che Sullo era omosessuale e che viveva questa stato in modo drammatico e per tale ragione fu attaccato anche da amici ed avversari. Forse fu questa sua condizione si rifiutò di imbarcarsi nella crociata contro il divorzio nel 1974.
Dunque la manifestazione di oggi rappresenta anche la riunione di insediamento del comitato per le celebrazioni del centenario “sulliano” che si concluderanno nel febbraio 2021 alla Camera dei Deputati con l’intervento del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Sarà un programma intenso per ricordare e sottolineare la figura dello statista.
Intanto il premier Conte si è trovato di fronte a chi ha condiviso per una parte il percorso politico di Sullo nella Democrazia cristiana. Oltre a Bianco, presenti Ciriaco De Mita e Nicola Mancino.
Gianfranco Rotondi (FI), nel discorso di saluto all’evento organizzato dalla Fondazione Sullo che vede il premier Conte come ospite, ha detto: ” I cattolici in politica “sono bisognosi di un riferimento, e in questi mesi abbiamo Conte che parlava di La Pira, poi di Moro, fino alla sera del giorno della fine del governo quando Conte è andato a trovare Maria Romana De Gasperi. Conte è un maestro, sia che sia premier sia no, e non nego che nei giorni successivi” alla crisi, “abbiamo fatto qualcosa perché’ restasse premier, e se necessario, faremo ancora perché’ resti premier a lungo. Lei deve costruire attorno a se’ una solidarietà nazionale ampia, deve sentire i suoi predecessori, da Letta a Gentiloni, da Berlusconi a Renzi, tutti. Il Paese vuole sentire forte una nuova stagione di solidarietà, l’augurio è che sia lei il testimone di questa stagione”.
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