Ecco dove Franco Fiorito, ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio, indagato per peculato, dice che si tagliava per pompare denaro ai consiglieri. Sanità, trasporti e poi c’è pure la scuola.
E a proposito della scuola, il commento è il seguente: quante famiglie hanno ricevuto la lettera in cui si chiedeva il contributo per carta igienica e sapone? Eppure è da lì che si tagliava, per garantire a ogni consigliere del gruppo Pdl un extra di 100mila euro.
Da Repubblica apprendiamo.
“Funzionava così – spiega ai pm – Il governatore e la Giunta fissavano il budget per l’anno finanziario in corso. Il Consiglio lo approvava e lo dettagliava nelle singole voci, compresa quella del trasferimento di fondi ai singoli gruppi. Poi, però, per consuetudine, quella cifra veniva ritoccata”.
Una “stecca para”, appunto. Nella misura di 100 mila euro netti per ogni singolo consigliere Pdl, cifra che in due anni hanno raggiunto quasi 6 milioni per 17 consiglieri Pdl.
Cosa si possa fare e come si possa impiegare e dove si possa investire una simile somma di denaro per migliorare la scuola, e non solo quella del Lazio, non siamo in grado di dirlo.
Siamo in grado però di ricordare che il contratto è fermo, gli scatti di anzianità negati, la pensione negata, la ricostruzione di carriera negata ai neo assunti. Con 6 milioni di euro quante scuole a rischio crollo si possono aggiustare? Non sapremmo, però per finanziare gli appetiti, come dice Repubblica, dei colleghi di Fiorito si chiedeva ai genitori degli alunni delle scuole del Lazio il contributo per la carta igienica, le risme per la fotocopiatrice, le spese di segreteria e così via. Degli oboli insomma che messi insieme consentivano a costoro la bella vita e poi appartamenti, auto, yacht, ostriche e altro ancora e della cui consistenza non abbiamo neanche l’idea più lontana.
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