Entro il 2008 gli istituti Tecnici e Professionali verranno riformati: l’annuncio è stato fatto in videoconferenza il 16 novembre dal Ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni, ai mille studenti presenti alla XIV giornata nazionale dell’Orientagiovani , organizzata da Confindustria a Fabriano. Perentorie sull’argomento le parole del responsabile del dicastero di viale Trastevere: “Abbiamo ripristinato – ha detto Fioroni – gli istituti Tecnici e gli istituti Professionali di Stato. Oggi abbiamo la necessità di una riforma entro giugno 2008 per rimodellare e rilanciare gli istituti Tecnici e Professionali che serviranno anche alle aziende per vincere la sfida sulla competitività”.
Fioroni sembra quindi avere le idee chiare: prima ha rimesso in sesto il tradizionale assetto di questi istituti, destinati dalla riforma Moratti sulle superiori a diventare rispettivamente licei tecnologici (i Tecnici) ed istituti gestiti quasi esclusivamente a livello regionale (i Professionali); ora intende passare alla “fase due” andando probabilmente a rivedere materie (alcune verranno abolite, altre verranno introdotte), orari (tendenzialmente ridotti del 20% sulla scia di quanto già avviato quest’anno nei Professionali dove già è stato eliminato l’approfondimento di quattro ore nelle prime classi) e classi di concorso (quelle più attinenti verranno accorpate anche per consentire passaggi più agevoli sulle cattedre libere per i docenti soprannumerari).
Il Ministro ha colto l’occasione anche per tornare sulla dibattuta questione dei debiti formativi. “Forse solleverò qualche fischio e contestazione – ha detto nel suo messaggio Fioroni – ma darvi l’opportunità di recuperare i debiti accumulati, darvi l’opportunità di recuperarli con certezza, è uno strumento importante che viene messo a disposizione di quei giovani che non vogliono essere poveri di competenze e di saperi per non trovarsi poi a che la vita chieda conto di quei debiti che la scuola non ha aiutato a colmare”. I fischi in effetti sono arrivati, ma il Ministro ha comunque continuato a spiegare quanto il recupero dei debiti formativi sia importante per dare le stesse possibilità e opportunità ai giovani in formazione. “Se non avete i soldi in tasca e non li hanno le vostre famiglie” per pagare le ripetizioni, ha detto Fioroni, “vi ritroverete domani ad essere i nuovi poveri della vita, senza lavoro e senza capacità. Questo è il senso della certezza del recupero”.
I debiti, vale la pena ricordarlo, dovranno essere tutti recuperati già a partire da questo anno scolastico: in caso contrario scatterà la bocciatura, anche per una sola insufficienza.
Il Ministro ha colto l’occasione anche per tornare sulla dibattuta questione dei debiti formativi. “Forse solleverò qualche fischio e contestazione – ha detto nel suo messaggio Fioroni – ma darvi l’opportunità di recuperare i debiti accumulati, darvi l’opportunità di recuperarli con certezza, è uno strumento importante che viene messo a disposizione di quei giovani che non vogliono essere poveri di competenze e di saperi per non trovarsi poi a che la vita chieda conto di quei debiti che la scuola non ha aiutato a colmare”. I fischi in effetti sono arrivati, ma il Ministro ha comunque continuato a spiegare quanto il recupero dei debiti formativi sia importante per dare le stesse possibilità e opportunità ai giovani in formazione. “Se non avete i soldi in tasca e non li hanno le vostre famiglie” per pagare le ripetizioni, ha detto Fioroni, “vi ritroverete domani ad essere i nuovi poveri della vita, senza lavoro e senza capacità. Questo è il senso della certezza del recupero”.
I debiti, vale la pena ricordarlo, dovranno essere tutti recuperati già a partire da questo anno scolastico: in caso contrario scatterà la bocciatura, anche per una sola insufficienza.