“L’Europa”, ha sostenuto Fioroni riferendosio alla riforma di Francesco Profumo per dare spazio al merito e alla maggior competitività dei giovani, “ci chiede un sistema di valutazione serio, provvedimenti urgenti per il recupero di chi resta indietro e strumenti e risorse per migliorare le scuole che hanno bisogno. L’Ocse ci chiede di investire sull’aggiornamento e la riqualificazione professionale dei docenti per consentire tutto questo. Di fronte a queste priorità è paradossale che il ministro Profumo non avverta la necessità di interventi urgenti e di reperire risorse adeguate per consentire tutto questo e renderci competitivi in Europa”.
“D’altronde, interventi per incentivare il merito già sono nel nostro ordinamento, ma non sono mai stati attuati da questo governo per mancanza di fondi”.
Di uguale tono la replica di Francesca Puglisi, responsabile scuola del Pd: “In un momento di vera emergenza nazionale chiediamo a questo governo di fare ciò che fanno le famiglie per bene: guardano a quanti soldi hanno in tasca per darsi delle priorità, a partire dai bisogni dei più piccoli e dei più deboli. Il Partito democratico apprezza gli interventi fatti per la lotta alla dispersione scolastica attraverso fondi europei in Campania, Puglia, Sicilia e Calabria, ma l’abbandono che l’Europa ci chiede di dimezzare entro il 2020 riguarda tutto il Paese e in particolare le periferie delle grandi città. Nel solo Piemonte 1.820 ragazzini hanno abbandonato la scuola media quest’anno. Le priorità in questo momento per la scuola italiana si chiamano scuola dell’infanzia, tempo pieno e lotta alla dispersione scolastica”.
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