Come proteggere i minori dai contenuti violenti o addirittura criminali ai quali sono esposti, anche in “rete”? E’ la domanda che si pone il Ministro della Pubblica Istruzione
“Fermo restando il fatto che i ragazzi vanno prima di tutto educati all’uso dei nuovi mezzi, in questa azione educativa è necessario avere la collaborazione dei gestori dei siti”, affema Giuseppe Fioroni, che aggiunge: “non si tratta di fare censure che limiterebbero la circolazione di notizie e informazioni, ma effettuare controlli per individuare e rimuovere contenuti violenti. Perché la rete è libertà ma deve esserlo per tutti, e la rete deve difendere la libertà di tutti, non solo dei più forti”.
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