Fioroni: “Discuteremo del controllo sui dirigenti con tutti i sindacati”
La Gilda degli Insegnanti denuncia due casi di “mala-scuola” e nel giro di qualche ora il Ministero risponde con un comunicato ufficiale che tira in ballo anche la revisione del contratto dei dirigenti scolastici.
Questi i fatti.
In una scuola superiore di Lissone e in un liceo di Messina, sono in servizio due dirigenti scolastici “che – stando al comunicato della Gilda – sebbene abbiano avuto problemi anche giudiziari e abbiano compiuto pesanti irregolarità, restano al loro posto, nell’inerzia dell’Amministrazione scolastica”.
Il sindacato di Rino Di Meglio denuncia l’esistenza nelle due scuole di un clima gravemente deteriorato e, soprattutto, lamenta il fatto che per i dirigenti scolastici, contrariamente a quanto avviene per gli altri profili professionali del personale della scuola, non siano più previsti provvedimenti di natura disciplinare.
“La Gilda degli Insegnanti – scrive nel comunicato il coordinatore nazionale Di Meglio – si attende dal Ministro della Pubblica Istruzione una risposta immediata ai due casi denunciati ma soprattutto auspica l’apertura di un dibattito serio sui sistemi di controlli ai quali la Pubblica Amministrazione non può rinunciare”.
E, con una prassi un po’ inconsueta, il Ministero interviene immediatamente e risponde esplicitamente al comunicato della Gilda.
Per quanto riguarda il caso di Lissone il Ministero annuncia che la direzione scolastica regionale per la Lombardia “ha già affrontato tempestivamente il caso al punto che sono già in corso i provvedimenti dovuti che saranno resi noti appena formalizzati”. Per il caso del liceo di Messina si chiarisce che sono in corso ulteriori accertamenti “come presupposto per la successiva sospensione cautelare”. “La disciplina dei dirigenti scolastici – aggiunge poi il Ministro – è stata finora legata a quella di tutti gli altri dirigenti pubblici per i quali è previsto un diverso tipo di responsabilità, quella “dirigenziale”. In vista della nuova piattaforma contrattuale, comunque, il ministero è pienamente disponibile a confrontarsi con tutte le organizzazioni sindacali sulla effettiva efficacia degli attuali sistemi di controllo”.
“A dire il vero – chiarisce Valentino Favero, dirigente nazionale dell’Anp – la questione è un po’ più complessa. Ai sensi del contratto nazionale, per i dirigenti scolastici per i quali sia accertata l’incapacità di gestire una certa scuola è espressamente previsto il mutamento d’incarico e quindi il trasferimento in una scuola meno complessa. Nel caso di condanne penali si va ben al di là della semplice responsabilità disciplinare, in quanto la normativa prevede espressamente la revoca dell’incarico dirigenziale (e cioè il licenziamento) senza possibili soluzioni intermedie”.
“Quanto alla revisione degli attuali sistemi di controllo sulla responsabilità dirigenziale di cui parla il Ministro – conclude Favero – anche per l’Anp non c’è difficoltà a discuterne in occasione del rinnovo del contratto dell’Area V con i sindacati presenti al tavolo (Anp, Cgil-Flc, Cisl-Scuola e Snals”.