Il decreto ministeriale con il quale le Indicazioni morattiane saranno sostituite da nuove Indicazioni sarà trasmesso alle scuole il 3 settembre prossimo: lo ha annunciato il ministro Giuseppe Fioroni in occasione di un suo intervento al Meeting di Comunione e Liberazione.
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Fioroni: “Il 3 settembre firmerò il decreto sulla Nuove Indicazioni”
A metà luglio il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione aveva già esaminato la bozza di provvedimento esprimendosi favorevolmente sull’avvio del processo di innovazione, ma sospendendo il giudizio sui contenuti specifici delle Indicazioni.
Sembra che il dibattito, all’interno del Cnpi, sia stato piuttosto vivace, soprattutto sulla parte che riguarda la scuola dell’infanzia, di cui vengono ricordate le connessioni con esperienze parrocchiali e religiose.
E poi c’è la questione dell’insegnamento della storia e della geografia; in sostanza tutto resterà come ai tempi del ministro Moratti: alla primaria si studierà la storia fino alla caduta dell’impero romano, mentre la storia del 900 si farà solamente nell’ultimo anno della secondaria di primo grado, anche se le nuove indicazioni prevedono che nell’ambito delle “scienze sociali” si possano introdurre elementi di storia contemporanea anche nella scuola primaria.
La soluzione proposta rischia così di scontentare molti: i movimenti che all’epoca della Moratti si erano fermamente opposti alle “Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati” si dichiarano delusi e si chiedono per quale motivo il Ministro Fioroni si ostini a non tenere in considerazione la richiesta di ripristinare i programmi del 1985 per la scuola primaria.
Il sito Foruminsegnanti, che ha sempre mantenuto una posizione critica nei confronti della Moratti ma anche di molte scelte dell’attuale Ministro, ha chiamato in causa con una lettera aperta anche il segretario nazionale di Cgil-Flc Enrico Panini accusando in sostanza il sindacato di scarsa coerenza.
Ma Enrico Panini difende senza timori i documenti della Commissione Ceruti che, a suo dire, rilanciano il ruolo centrale del curricolo nazionale e di scuola oltre che lo sviluppo verticale del curricolo nel primo ciclo, anche se prende le distanze dagli eccessivi riferimenti al concetto di persona e alla scarso rilievo assegnato invece ai principi costituzionali.
L’impressione, però, è che nelle scuole ci sia molta stanchezza e che questo fervido dibattito interessi solamente poche “avanguardie” particolarmente politicizzate.
Anche perché le norme sull’autonomia consentiranno ai collegi dei docenti di adattare le Indicazioni, valorizzando gli aspetti più “graditi” o al contrario trascurando quelli più contestati o controversi.
Anche perché le norme sull’autonomia consentiranno ai collegi dei docenti di adattare le Indicazioni, valorizzando gli aspetti più “graditi” o al contrario trascurando quelli più contestati o controversi.
Per visionare le “Nuove indicazioni”, bozza dell’11 luglio 2007, consulta il box “Approfondimenti”.