Il sottosegretario Toccafondi non è il solo ad essere preoccupato per le difficoltà in cui versano le scuole paritarie e quelle dell’infanzia in particolare.
E’ di queste ore, infatti, l’allarme lanciato da Beppe Fioroni (PD, ministro dal 2006 al 2008) che ha “twittato”: “Nell’indifferenza generale rischiano di chiudere le scuole materne paritarie, con un terzo di bambini senza diritto costituzionale”
Questo, spiega Fioroni, sarebbe “un dramma per le famiglie. Non esiste una risposta immediata, forse questa emergenza educativa il Pd deve affrontarla. Serve una risposta sulle tasse e i contributi o domani le famiglie di tutti i tipi avranno i bambini in strada. Questa è una vergogna”.
La scuola materna paritaria accoglie in Italia poco meno di 500mila bambini pari appunto a un terzo del totale (i bambini delle scuole statali sono circa un milione) distribuiti in almeno 8mila scuole.
La maggior diffusione di paritarie dell’infanzia si ha nel Veneto dove le scuole non statali accolgono quasi il 70% dei bambini.
L’interesse di Fioroni nei confronti della scuola del’infanzia paritaria non è una novità. Fu proprio lui, a cavallo fra il 2006 e il 2007, ad emanare disposizioni innovative in materia di iscrizioni alle scuole dell’infanzia: nella circolare che regolava le modalità di iscrizione per il 2007/2008, infatti, Fioroni aveva precisato che in caso di liste d’attesa i dirigenti scolastici devono assumere gli opportuni accordi con i gestori delle paritarie per distribuire in altre scuole le iscrizioni non accolte nelle scuole statali.
La disposizione, è bene precisarlo, è tuttora in vigore e risulta quindi applicabile anche alle operazioni di iscrizione per il 2014/2015.