Beppe Fioroni, deputato del Partito Democratico, già ministro dell’Istruzione nel governo Prodi (2006-2008) in un’intervista a “Italia Oggi” parla dei recenti provvedimenti nel mondo della scuola: “Nel 2006 trovai una scuola che abbondava di progettifici, dalla corsa campestre alla cucina magrebina. Per questo inserii le tante vituperate prove Invalsi per la quinta elementare, la prima e terza media e la seconda superiore, che ci consentivano di vedere come i nostri ragazzi comprendevano un testo, quali erano le loro competenze lessicali, grammaticali e argomentative, quali i divari sul territorio e in una stessa scuola. Ci indirizzavano sulla necessità di rafforzare la scuola elementare e la scuola media inferiore. E di investire sulla formazione dei docenti, che del cambiamento necessario alla scuola solo il motore”.
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[…] “Recuperare i debiti scolastici non deve essere appannaggio di chi può permetterselo. Su questo bisogna ritornare a investire. È un problema di serietà, i debiti contratti, come nella vita, si pagano. Ma si devono mettere tutti i ragazzi nelle condizioni di farlo, vanno aiutati. I corsi di recupero e di supporto devono essere fatti con soldi pubblici e garantiti a tutti gli studenti, i docenti devono essere adeguatamente pagati”.
[…] “L’aggiornamento dei docenti deve essere un dovere, fatta in presenza presso strutture universitarie o comunque
altamente qualificate per un periodo sabbatico e con valutazione finale. Iniziando con quelle discipline che presentano
maggiori criticità nei risultati. Con Prodi eravamo partiti dalle scuole medie superiori ipotizzando un primo ciclo di 5
settimane e un secondo ciclo di due settimane con valutazione finale, valutazione che per altro avrebbe rappresentato la
base per la progressione di carriera dei docenti. Io ripartirei da qui per costruire la buona scuola”.
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