Cara Tecnica,
le vacanze di Carnevale sono un’ottima occasione per ritemprare lo spirito, quindi gita a Firenze – affollatissima, benché in quella che lì si considera “bassa stagione” – per vedere o rivedere siti straordinari.
Alla biglietteria delle Cappelle Medicee (Musei del Bargello) chiedo l’ingresso gratuito in quanto docente e la signora mi precisa che deve essere “in corso di validità per quest’anno”; io ribatto che l’attestazione mi è stata rilasciata nel 2017, subito dopo l’entrata in vigore del Decreto n. 111 del 14 aprile 2016, e che non è mai stato necessario rinnovarla da allora, tuttavia ho diligentemente portato con me il cedolino dello stipendio dell’ultimo mese, dal quale si evince che io continuo ad insegnare nella medesima scuola. La signora risulta irremovibile (e anche parecchio sgarbata, in verità), pertanto pago il biglietto intero, e via.
Ora, la fantasia burocratica italiana è proverbiale, tuttavia sarebbe ben curioso se TUTTE le Segreterie, di TUTTE le SCUOLE d’Italia, TUTTI gli anni (solare o scolastico?) si mettessero a predisporre gli attestati per OGNI docente!
E infatti ci viene in aiuto una nota sul sito del MIUR (16 febbraio 2023) che testualmente recita: “Il Modello non cambia, è lo stesso del 2017, la compilazione del Modello per i docenti a tempo indeterminato non scade, non va presentato ogni anno, ma solo una volta, mentre per i docenti supplenti va presentato ad ogni scadenza di contratto”: meno male, ma viene da dire “Bei tempi, quando ancora esisteva il famoso tesserino verde”, che i docenti un po’ più vecchiotti ricordano bene!
Altra questione è, poi, quella dei Dirigenti Scolastici, i quali, per diventare tali, hanno alle spalle un passato da docenti e paradossalmente firmano gli attestati dei loro docenti, senza però poter fruire a loro volta della gratuità (e qui magari l’ANP potrebbe attivarsi).
Ad ogni modo posso capire che anche per gli addetti alle biglietterie orientarsi nella giungla di esenzioni e riduzioni non sia agevole, tuttavia, visto che i docenti non godono certo di chissà quali benefit e spesso sulle loro spalle ricade una buona fetta del turismo scolastico, un po’ più di chiarezza sarebbe auspicabile ed eviterebbe discussioni spiacevoli.
Monica Quetore
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