Il secondo laboratorio, dedicato proprio a Einstein, si ispira all’articolo “sull’elettrodinamica dei corpi in movimento” (1905), attraverso cui il fisico tedesco introdusse la teoria della relatività ristretta. I visitatori verranno supportati da un animatore e da tecnologie multimediali: avranno anche la possibilità di eseguire in prima persona degli esperimenti reali sui principi della relatività ristretta e della relatività generale: dal “paradosso dei gemelli” alla deviazione della luce per effetto della curvatura dello spazio in prossimità di una stella. Ma per capire cosa è la relatività non bisognerà andare così lontano: “Se il passeggero di un treno – scrisse Einstein – misurerà la larghezza del finestrino del suo scompartimento ricaverà una misura maggiore di quella ottenuta dall’osservatore che la rilevi al passaggio del treno: in questo caso, la lunghezza si sarà contratta. E’ una questione di prospettiva: come le linee di un edificio appaiono distorte a seconda del punto di vista, così i diversi punti di vista del passeggero e dell’osservatore a terra si traducono in distorsioni dello spazio e del tempo. Ecco, in sintesi, la teoria della relatività”.
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