La Digos di Firenze sta facendo accertamenti su un’aggressione che è avvenuta questa mattina davanti al liceo classico Michelangelo del capoluogo toscano. Uno scontro a quanto pare tra giovani di fronti politici opposti secondo la questura. Tutto è successo fuori dalla scuola e come ha spiegato la dirigente scolastica Rita Gaeta, alcuni studenti del liceo sarebbero stati aggrediti da persone esterne alla scuola che sono in fase di identificazione. Pare che tra gli studenti aggrediti ci fossero due maggiorenni appartenenti al Collettivo Sum del liceo. Ad intervenire anche un’insegnante dell’istituto. E sull’accaduto ci sarebbero dei video che stanno circolando sui social.
Diverse le reazioni delle istituzioni. Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato di “aggressione squadrista grave e intollerabile” e ha chiesto al questore di fare al più presto chiarezza sulla vicenda. Poi ai cronisti Nardella ha aggiunto: “Non siamo di fronte a un problema di sicurezza cittadina in generale, ma a un atto gravissimo di violenza, peraltro consumato davanti a una scuola. Un atto sul quale bisogna fare chiarezza totale fino in fondo e per il quale bisogna trovare i responsabili. Una città come Firenze e il mondo della scuola non lo meritano”.
Piena solidarietà agli studenti da parte della candidata alla segreteria del Pd Elly Schlein. “Forte preoccupazione per l’aggressione in piena regola avvenuta di fronte a una scuola” afferma Gabriele Toccafondi, ex sottosegretario al Miur.
“Che degli studenti subiscano un’aggressione violenta davanti ad un liceo da un gruppetto di fascisti non è accettabile nel nostro Paese. Ai ragazzi colpiti la nostra solidarietà. Quello che avvenuto stamani a Firenze al liceo Michelangiolo è gravissimo e non può essere derubricato a rissa”.
Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra.
Una vera e propria spedizione punitiva – prosegue il leader di SI – verso degli studenti del collettivo di quella scuola: ora gli squadristi siano assicurati alla giustizia, sia individuato il gruppo organizzato di cui fanno parte ed eventuali agganci politici. Alla politica e alle istituzioni, di Firenze e non solo, spetta il compito di respingere ed isolare i tentativi sempre più diffusi di riorganizzazione dell’area neofascista, che pensa di essere impunita.
Le organizzazioni neofasciste, lo ribadisco ancora una volta, devono essere sciolte, e le sedi da cui partono le spedizioni punitive devono essere chiuse. Su questa vicenda – conclude Fratoianni – presenteremo subito un’interrogazione al ministro dell’interno.
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