Un docente di lettere precario si è visto fissare la data della firma della supplenza proprio il giorno del suo matrimonio: è successo ad un 37enne pugliese lo scorso 19 settembre. Alle otto l’uomo si è recato a scuola per la firma, alle 10,30 in chiesa, puntuale, per aspettare la sua sposa. Lo riportano Telebari e Skuola.net.
L’uomo si è recato a scuola con l’abito da sposo, accompagnato dai due testimoni, con cui davanti l’edificio ha fatto una foto ricordo di una giornata particolare che ricorderà sicuramente. La chiamata è arrivata 48 ore prima del matrimonio.
“Sono un docente precario, dunque ogni anno in questo periodo, come tutti i miei colleghi, attendo con ansia le convocazioni delle scuole o le assegnazioni dell’Ufficio scolastico. L’addetto della segreteria è stato gentilissimo e ha compreso perfettamente l’incredibile coincidenza, facendomi trovare tutti i documenti pronti di prima mattina e già alle 08:30 avevo firmato l’accettazione della supplenza”, ha spiegato il prof.
Ma lo sposo poteva delegare qualcuno? Ebbene, la risposta è positiva: bastava incaricare una persona di fiducia o una collega precaria, forniti ovviamente di documento di indentità e delega.
I due sposi, purtroppo, non hanno potuto programmare alcun viaggio di nozze, almeno per il momento. “Non volevo lasciare le classi scoperte per giorni subito dopo avere preso servizio, soprattutto in un periodo così critico dell’anno”, ha raccontato il docente. Prossimo step? L’orale del concorso docenti a novembre.
Una cosa del genere è accaduta qualche anno fa, quando il post di una sposa che firma un contratto è diventato virale. Si trattava di una supplente di Matematica che ha dovuto firmare il contratto annuale il giorno del proprio matrimonio.
“Ne abbiamo viste tante nella scuola ma una così mai. Una nuova collega, almeno per quest’anno, doveva firmare l’assegnazione dell’incarico annuale per la disciplina di Matematica, aveva un impegno molto importante ma ha trovato il modo di venire comunque a scuola. Auguri Carmela, sei già entrata nei nostri cuori”.
Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi è intervenuto in diretta nel programma In Onda di La7 e commentando l’accaduto ha così dichiarato: “È stato il nostro regalo di matrimonio perché lei si aspettava di essere chiamata tra ottobre e novembre e invece siamo riusciti a chiamarla a settembre”.
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